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Sulla terra sono a rischio più di una specie su 10, lo mette in evidenza uno studio

Sulla terra sono a rischio più di una specie su 10, lo mette in evidenza uno studio

Sulla terra sono a rischio più di una specie su 10, lo mette in evidenza uno studio Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Il riscaldamento globale provocherà una cascata di estinzioni tra pianete e animali, lo mette in evidenza uno studio

La Terra potrebbe perdere più di un decimo delle sue specie vegetali e animali entro la fine del secolo a causa del riscaldamento globale. È quanto emerge da una ricerca. Quasi 3.000 scienziati lanciano un appello ai governi per fermare la distruzione della natura. Altrimenti la crisi climatica porterà all'accelerazione a cascata di estinzioni nei prossimi decenni. E saranno coinvolti flora e fauna e il processo vitale sulla terra. Lo evidenzia un articolo pubblicato su Science Advances.

Molte le specie a rischio

Gli scienziati mettono in guardia sulla minaccia di estinzione che riguarda più di 150.388 specie: dalle rane foglia agli squali elefante. La causa di tutto ciò è provocata dall’attività dell’uomo. La ricerca ha sfruttato le nuove tecnologie per comprendere meglio il fenomeno del riscaldamento globale e usando un supercomputer per creare un modello di una Terra sintetica completa di specie virtuali ha cercato di comprendere l'effetto che il riscaldamento globale e il cambiamento dell'uso del suolo potrebbero avere sulla rete della vita. Secondo questo studio il 6% delle piante e degli animali scomparirà entro il 2050, arrivando al 13% entro la fine del secolo. Nello scenario peggiore del riscaldamento globale, lo studio ipotizza che il 27% delle piante e degli animali potrebbe scomparire entro il 2100. “Abbiamo popolato un mondo virtuale da zero e mappato il destino risultante di migliaia di specie in tutto il mondo per determinare la probabilità di punti critici nel mondo reale”, ha affermato il dott. Giovanni Strona, coautore e scienziato dell'Università di Helsinki. “Questo studio è unico perché tiene conto anche dell'effetto secondario sulla biodiversità, stimando l'effetto delle specie che si estinguono nelle reti trofiche locali al di là degli effetti diretti. I risultati dimostrano che le interconnessioni all'interno delle reti alimentari peggiorano la perdita di biodiversità”, ha affermato il coautore dello studio, il prof. Corey Bradshaw della Flinders University in Australia.



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