15 dicembre 2021, ore 12:25
Sono i numeri della burocrazia legata al Superbonus, che ci aiuta a rendere più sostenibili le nostre città, ma si rivela una misura sprecona da un punto di vista eco-sostenibile
Ogni pratica può richiedere fino a 32 documenti diversi, un numero che può crescere in modo esponenziale se si vanno a guardare le singole pagine per ciascun documento, corrispondenti a un consumo stimato di 7.5kg di carta e 1000 litri d'acqua per pratica. Sono i numeri della cosiddetta burocrazia legata al Superbonus, che, sicuramente, ci aiuta a rendere più efficienti le nostre città, ma si rivela anche una misura sprecona da un punto di vista eco-sostenibile.
Il peso degli incentivi
A fare i conti sul peso che le pratiche necessarie per il SuperBonus possono avere sull'ambiente è Yousign, colosso che punta a digitalizzare su cloud 15 milioni di documenti, in Italia, entro il 2023. La ricerca, riportata da AdnKronos, dimostra come la dematerializzazione documentale possa davvero avere un impatto positivo sulle aziende e sul pianeta: considerando, infatti, una media di 3 pagine a documento, e un totale di 100mila pratiche attese nel nostro Paese nel prossimo anno, il risparmio, in termini di carta e acqua, digitalizzando il Superbonus, potrebbe arrivare, rispettivamente, a 800 tonnellate di carta e 1 milione di metri cubi d'acqua.
La firma elettronica
Stando agli ultimi studi, l'edilizia è un settore a bassissimo tasso di digitalizzazione, ma il SuperBonus sta anche aiutando in questo senso a crescere. Per capire questo concetto basta riflettere su alcuni dati e cioè che gli esperti hanno registrato un aumento del +175% nelle richieste di firma elettronica, da parte di imprese edili impegnate ad aiutare i propri clienti a raccogliere, firmare ed inviare i documenti necessari per ottenere l'Ecobonus. La firma elettronica, per quanto rappresenti una piccolissima parte del processo, può davvero portare, per il presente e per il futuro, impatti significativi sui grandi numeri. Ci sono aziende che hanno digitalizzato oltre 5 mila pratiche negli ultimi sei mesi, che significa non solo semplificare e snellire la burocrazia, ma anche risparmiare CO2, acqua e carta.