Superlega vicina al superflop, le inglesi vanno via, ci pensano anche Barcellona e Atletico, Inter non siamo più interessati
Superlega vicina al superflop, le inglesi vanno via, ci pensano anche Barcellona e Atletico, Inter non siamo più interessati
21 aprile 2021, ore 01:49 , agg. alle 07:44
Riunione ieri dei fondatori, Florentino Perez aveva speso tutta la giornata mostrandosi ottimista, ma la pressione dei tifosi, dell’intero ambiente inglese ha minato alle basi il progetto
In Inghilterra una vera e propria ondata di dissenso
Avevano cominciato i tifosi del Liverpool, ritirando gli striscioni dalla mitica curva Kop, mentre il premier Jhonson prometteva barricate contro il progetto, come gli altri vertici della politica europea. Poi tanti altri eventi, come l’accerchiamento dell’autobus del Chelsea, e tante altre manifestazioni di fan di altri club della premier, coinvolti o no nel progetto. Guardiola, tanti calciatori si erano iscritti al partito degli scontenti. Tutto questo mentre Uefa e Fifa facevano pressing, evidente e meno evidente sui 12 club protagonisti della scissione. In breve gli organismi che governano il calcio mondiale hanno raccolto intenti di finanziamento per la nuova Champions League , da parte di fondi britannici. Ricordiamo che a monte della Superlega c’è la banca d’affari statunitensi Jp Morgan, pronta a finanziare i club aderenti.
Il sistema calcio comunque vacilla, anche di fronte al Covid
Una delle verità in questa storia è che molti club sono al limite, fortemente indebitati, e con poche prospettive di rientro. Complice il generale arretramento dell’economia dovuto alla pandemia, il mondo del calcio si trova con molti club in grave difficoltà. Chi ha speso molto, in ingaggi e acquisti, si trova nella prospettiva di non trovare sul mercato la possibilità di vendere qualche pezzo pregiato, per poter fare cassetta. Ogni valore dei giocatori, lo stato degli ingaggi è da valutare con una nuova attenzione. In giro c’è pochissimo denaro.
Bayern Monaco e Psg, isole felici per motivi diversi
Non è un caso che tra i club di maggior rilievo che hanno subito declinato l’invito ci sono le due finaliste della scorsa Champions League, Bayer Monaco e Psg. I bavaresi hanno da tempo avviato una strada di maggiore prudenza finanziaria, sostenuta anche dal presidente Karl Heinz Rummenigge, che ha sostanzialmente detto che per tutto il calcio è il momento di ridimensionare le spese. Il Psg dello sceicco Nasser Al-Khelaïfi non sembra avere questo problema, perché usando la complessa struttura societaria del ricchissimo qatariota, si è consentito nel corso degli anni investimenti imponenti, senza risentirne. Citiamo solo l’acquisto di Neymar, preso dal Barcellona per 222 milioni di Euro.
La superlega prende tempo
"La situazione attuale nel calcio europeo necessita di un cambiamento. Una nuova competizione serve perche' il sistema non funziona, la nostra proposta e' pienamente conforme alle leggi. Ma alla luce delle circostanze attuali valuteremo i passi opportuni per rimodellare il progetto". Lo afferma, in sintesi, la Superlega nella bozza di una nota ufficiale circolata in nottata, nella quale si afferma anche che i club inglesi sono stati costretti ad andare via.