20 settembre 2021, ore 20:00
Per la morte di Denis Bergamini, dopo 32 anni rinviata a giudizio l’ex fidanzata Isabella Internò, la prima udienza del processo fissata per il 25 ottobre
Isabella Internò è stata rinviata a giudizio con l’accusa di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi per la morte del calciatore del Cosenza, Denis Bergamini. Il giocatore venne trovato senza vita il 18 novembre 1989. Per anni si era parlato di suicidio. Dopo 32 anni è arrivata la svolta nelle indagini. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 25 ottobre.
Il caso
La morte, quasi 32 anni fa fu subito sospetta. Il calciatore del Cosenza venne trovato senza vita davanti alle ruote di un camion sulla statale 106. Per anni venne sostenuta la tesi del suicidio: il calciatore si sarebbe gettandosi sotto un automezzo in corsa, ma la ricostruzione del caso è stata costellata di menzogne, depistaggi, ma anche di reperti scomparsi e di capovolgenti di fronte nelle aule del tribunale. Una superperizia aveva stabilito che Bergamini era morto per soffocamento. Una prima autopsia aveva contraddetto la ricostruzione dei fatti della fidanzata e dallo stesso camionista. Diverse prove sparirono nel nulla come una nota di servizio dei carabinieri sulle macchine fermate quel 18 novembre 1989 sulla strada del delitto e la scatola dentro cui c’erano i vestiti indossati da Bergamini. Al giallo dello morte del calciatore si aggiunge anche quello dei due factotum del Cosenza che di ritorno in Calabria dopo l’ultima partita di quella stagione, a Trieste, morirono in un incidente stradale sulla Statale Jonica, nella zona dove era stato ritrovato il corpo di Denis. Ora la svolta.
Il rinvio a giudizio della ex fidanzata
Il gup di Castrovillari Fabio Lelio Festa ha accolto la richiesta del pm Luca Primicerio ed ha rinviato a giudizio Isabella Internò, l’ex fidanzata del giocatore. La donna oggi ha 52 anni è accusata di concorso in omicidio aggravato dalla premeditazione e dai motivi futili. Secondo l’ipotesi dell’accusa, la donna avrebbe voluto punire il calciatore per la rottura della loro relazione. Dopo averlo narcotizzato e soffocato, si sarebbe fatto aiutare da persone, al momento ancora sconosciute per realizzare la messa in scena del suicidio. Tesi cui la famiglia Bergamini, i tifosi e le persone che lo conoscevano meglio hanno mai creduto.