Tariffe, da ottobre bollette luce +2,6%, gas +3,9%

Tariffe, da ottobre bollette luce +2,6%, gas +3,9%

Tariffe, da ottobre bollette luce +2,6%, gas +3,9%


25 settembre 2019, ore 08:00

A pesare sono l'andamento stagionale e lo scenario internazionale

A partire dal primo ottobre saliranno le bollette della luce e del gas del mercato tutelato. Secondo quanto ha stabilito l'Arera, l'elettricità subirà un rincaro del 2,6% e il metano del 3,9%. A pesare sono l'andamento stagionale e lo scenario internazionale, con la riduzione della produzione di gas olandese e le restrizioni all'accesso ad alcuni gasdotti, ma anche le fiammate del petrolio legate agli attacchi alle piattaforme petrolifere. Nel 2019, in ogni caso, la spesa delle famiglie risulterà sostanzialmente invariata sul 2018 (+1%). Per quanto riguarda una misurazione degli effetti sulle famiglie (al lordo delle tasse), spiega la nota della "vecchia" Autorità per l'energia, per l'elettricità la spesa per la famiglia-tipo, nell'anno compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019 sarà di 559 euro. Nello stesso periodo la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.107 euro. Nel 2019 la famiglia tipo "in tutela" quindi avrà una spesa totale sostanzialmente allineata a quella del 2018, registrando solo un aggiustamento di circa il +1% (+1,35% per l'elettricità, +1% per il gas). "Le variazioni tariffarie di questo ultimo trimestre - commenta nella nota il presidente dell'Arera Stefano Besseghini - ci consegnano un 2019 in cui i costi energetici hanno mantenuto una sostanziale stabilita' nel medio periodo anche a fronte degli interventi sugli oneri che hanno caratterizzato la prima parte dell'anno. Nel complesso quindi uno scenario positivo che però conferma, ancora una volta, l'importanza di un sistematico lavoro di revisione degli oneri generali per recuperare tutti gli spazi possibili a vantaggio di consumatori e aziende". Tornando alle motivazioni che spingono al rialzo l'elettricità, l'Arera ricorda anche "i timori per un possibile calo della produzione francese nei prossimi mesi, a causa dei problemi di alcune centrali nucleari".