02 febbraio 2019, ore 19:00
Salvini, favorevole all'opera, si è detto convinto che si possa trovare una soluzione
L'alta velocità resta un nervo scoperto nella maggioranza gialloverde. Le posizioni tra Lega e 5 stelle sono agli antipodi ma per il ministro e vicepremier Luigi Di Maio "Più che uno scontro aperto nel governo il discorso è chiuso". Finché il Movimento 5 stelle sarà al governo la Tav non si farà per Di Maio che taglia corto sull'opera che solo ieri ha incassato il sostegno convinto dell'altro vicepremier Matteo Salvini, e quest'ultimo -poco fa- si è detto convinto di arrivare a un compromesso. Un'intesa che appare lontana ad ascoltare i toni duri di Alessandro Di Battista che accompagna Di Maio nel tour elettorale in Abruzzo, da sempre in prima linea nella battaglia anti-Tav rincara la dose: "Se la Lega intende andare avanti su un buco inutile che costa 20 miliardi e non serve ai cittadini tornasse da Berlusconi e non rompesse...". Di Maio non è contro tutte le grandi opere e dice "ho visto tanti appelli e propongo subito un tavolo con l’associazione nazionale costruttori italiani per scrivere un decreto legge che velocizzi le procedure dei cantieri.