Tensione altissima tra le due Coree, tra missili, colpi d'artiglieria e minacce di uso del nucleare
02 novembre 2022, ore 13:30
Escalation nella penisola coreana, con il regime di Kim Jong-un che ha lanciato 17 missili in sole 7 ore. La risposta di Seul non si è fatta attendere. A Sud si lavora a esercitazioni con gli Usa
Tutto è iniziato nella notte italiana, le 6.51 ora locale, quando i vertici militari di Seul hanno reso noto che la Corea del Nord aveva lanciato “un missile balistico non identificato” verso il Mar del Giappone. Una versione confermata anche dal governo di Tokyo. Poi l’avviso di evacuazione, da parte delle autorità sudcoreane, per l’isola di Ulleungdo, al largo della costa orientale del Paese. Lanci che marcano una decisa escalation delle tensioni nella penisola coreana da parte del regime di Kim Jong-un, che ha lanciato oltre 40 missili dall'inizio del 2022.
LA COREA DEL NORD LANCIA ALMENO 17 MISSILI
I test sarebbero partiti da Wonsan, sulla costa orientale della Corea del Nord. Secondo le rilevazioni di Seul, uno dei tre missili balistici a corto raggio lanciato verso il Mar del Giappone a inizio giornata, ha volato attraverso il confine marittimo con la Corea del Sud. “Ha attraversato la Linea di Confine Settentrionale per la prima volta dalla divisione" della penisola, avvenuta oltre settant’anni fa. Un lancio definito “intollerabile” dall’esercito sudcoreano. Sarebbero in totale almeno diciassette i missili lanciati dalla Corea del Nord.LA RISPOSTA SUDCOREANA
I militari di Seul hanno riferito che i missili lanciati oggi dalla Corea del Nord “non erano mai arrivati così vicini” alle acque territoriali sudcoreane. Per il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, che ha convocato d’urgenza una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, la provocazione della mattinata è stata “di fatto un'invasione territoriale” e ha ordinato quindi “un’azione rapida per far pagare al Nord le sue provocazioni”. Una risposta che non si è fatta attendere: Seul informa di aver lanciato tre “missili aria-superficie di precisione” nelle acque a nord del confine marittimo intercoreano. Le operazioni, ha aggiunto il Comando di stato maggiore congiunto in una nota, hanno mostrato che la Corea del Sud intende rispondere "con fermezza contro qualsiasi tipo di provocazione". La Corea del Nord ha sparato, sempre verso il Mar del Giappone, cento colpi di artiglieria.USA E COREA DEL SUD LAVORANO A MANOVRE CONGIUNTE
Secondo gli analisti, il lancio di missili della Corea del Nord rappresenterebbe un segnale di protesta in risposta alle nuove manovre militari aeree congiunte “Vigilant Storm” iniziate tra gli Stati Uniti e la Corea del Sud, le prime di questo tipo negli ultimi cinque anni, considerate da Pyongyang una minaccia ai suoi confini. Le esercitazioni stanno coinvolgendo più di 240 aerei nel tentativo di rafforzare la posizione di deterrenza contro le minacce del Nord, che potrebbe presto condurre il suo settimo test nucleare.
PYONGYANG MINACCIA L’USO DEL NUCLEARE
Manovre che soltanto ieri, Pak Jong-chon, un segretario del Partito dei Lavoratori e stretto collaboratore del leader Kim Jong-un, aveva definito "aggressive e provocatorie". "Se gli Stati Uniti e la Corea del Sud tentassero di usare la forza contro di noi, le forze speciali dell'esercito della Repubblica democratica popolare di Corea svolgerebbero immediatamente la missione strategica loro assegnata e gli Stati Uniti e la Corea del Sud dovrebbero affrontare un evento terrificante e pagare un terribile prezzo" ha detto il funzionario. Washington e Seul "devono tenere a mente che prendere questo come un semplice avvertimento sarebbe un enorme errore nelle circostanze attuali", ha aggiunto Pak.
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