Tensioni in Francia, morto un vigile del fuoco mentre cercava di spegnere un incendio appiccato dai manifestanti

Tensioni in Francia, morto un vigile del fuoco mentre cercava di spegnere un incendio appiccato dai manifestanti

Tensioni in Francia, morto un vigile del fuoco mentre cercava di spegnere un incendio appiccato dai manifestanti   Photo Credit: agenziafotogramma.it


03 luglio 2023, ore 09:46

Il pompiere aveva 24 anni, è morto a Saint Denis. Il livello degli scontri si è leggermente abbassato rispetto alle notti precedenti, ma ci sono comunque stati 157 fermati

MORTO UN GIOVANE POMPIERE

Anche la notte scorsa è stata attraversata da molte tensioni, anche se le proteste sono state meno violente. Non soltanto a Nanterre, ma anche negli altri sobborghi di Parigi e delle altre città. Il fatto più drammatico è accaduto a Saint Denis, alla periferia nord della capitale, dove c’è lo Stade de France. Un vigile del fuoco di 24 anni è morto mentre cercava di domare le fiamme di un incendio appiccato dai manifestanti. L’annuncio è stato dato dal ministro degli interni Gerard Darmanin: “Ieri sera, mentre combatteva contro un incendio di diversi veicoli in un parcheggio sotterraneo a Saint-Denis, un giovane caporale dei vigili del fuoco di Parigi di 24 anni è morto nonostante le cure molto rapide dei suoi compagni di squadra. Esprimo le più sentite condoglianze alla sua famiglia e ai suoi colleghi”.

TROVARE UNA SOLUZIONE PACIFICA

Secondo il bilancio fornito dal Ministero dell’Interno, nella notte 157 persone sono state fermate nel quadro delle violenze urbane scoppiate in Francia dopo l'uccisione da parte della polizia di un giovane a Nanterre, nella banlieue parigina. Si tratta di un numero in calo rispetto alle nottate precedenti, ma le tensioni non sono ancora superate. Nel bollettino quotidiano vanno inseriti anche tre poliziotti rimasti feriti negli scontri. Nel frattempo le autorità cercano di trovare una soluzione per abbassare la tensione; ieri sera si è tenuto un vertice all’Eliseo. Le Figaro scrive che durante questo incontro sono state fissate tre priorità. Prima il ritorno all'ordine, poi il sostegno del governo a poliziotti, gendarmi, vigili del fuoco, magistrati e funzionari eletti. Infine, la mobilitazione delle forze politiche del Paese. Oggi il presidente Emmanuel Macron riceverà i presidenti dell'Assemblea nazionale Yael Braun-Pivet e del Senato Gérard Larcher, mentre domani incontrerà i sindaci di più di 220 comuni colpiti dai disordini.

L'APPELLO DELLA NONNA DI NAEL

Tutto è nato da quanto successo martedì scorso a Nanterre, sobborgo di Parigi. Il diciassettenne Nael è stato ucciso da un poliziotto durante un controllo stradale; l’agente ha sparato un colpo d’arma da fuoco nonostante non fosse in una situazione di pericolo, ora è accusato di omicidio volontario. Ieri pomeriggio è intervenuta la nonna di Nael, che ha rivolto un appello ai manifestanti che da sei giorni hanno messo a ferro e fuoco le banlieue francesi: “Fermatevi, non distruggete. Alla gente che sta distruggendo tutto, io dico che non rompano le vetrine, che non distruggano le scuole, gli autobus. Fermatevi, sono delle mamme che prendono l'autobus, ci sono delle mamme per la strada”. Per ora non si sono fermati. Ma almeno hanno rallentato.


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