Tensioni sulla pesca all'isola di Jersey nella Manica, Londra manda due navi da guerra contro i pescherecci francesi
06 maggio 2021, ore 16:11 , agg. alle 16:45
L’accordo con Bruxelles del dopo Brexit stabilisce che i pescatori europei entro 12 miglia dalle coste britanniche devono ottenere una licenza. La scorsa settimana le autorità di Jersey hanno dato il permesso solo a 41 barche su 344
Due motovedette della Royal Navy sono arrivate al largo della costa del Jersey dopo che un'ottantina di barche francesi si sono radunate nel porto di St Helier per protestare contro le norme applicate sui diritti della pesca dopo l'entrata in vigore della Brexit. L'Hms Severn e l'Hms Tamar sono stati schierati a un miglio dalla costa dell'isola di Jersey. Anche le autorità francesi hanno inviato un pattugliatore per monitorare la situazione..
La decisione di Boris Johnson
Downing Street ha riferito che le navi pattuglia sono state inviate per "monitorare la situazione". La gendarmeria marittima francese ha confermato la presenza di un pattugliatore di 32 metri Pcg Athos schierato a otto miglia a nord dell'isola di Jersey per ''monitorare la situazione e garantire la sicurezza delle persone in mare''. Il governo del Jersey ha detto che il ministro dell'Ambiente Gregory Guida e quello degli Affari esteri Ian Gorst avrebbero aperto un dialogo. "Una misura precauzionale". Così il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha poi definito l'invio delle due imbarcazioni. Secondo un portavoce, in una telefonata con il primo ministro del Jersey, John Le Fondré, Johnson ha ribadito il suo "inequivocabile sostegno" alla autorità dell'isola, confermando che le due navi "rimarranno sul posto per monitorare la situazione come misura precauzionale".
I pescherecci lasciano l'Isola
Hanno intanto lasciato St Helier, il porto principale dell'isola di Jersey, dirigendosi verso est, le decine di pescherecci francesi che si trovavano nelle acque dell'isola britannica. Lo riferisce la Bbc, dando notizia della conclusione dei colloqui tra i pescatori francesi ed i politici dell'isola. "E' molto importante che siamo in grado di lavorare con quei pescatori per aiutarli a fornire le prove necessarie in modo che, se necessario, le loro licenze possano essere modificate", ha detto alla Bbc il senatore Ian Gorst, ministro delle relazioni esterne dell'isola di Jersey. "Come ho detto, è importante che rispondiamo alle minacce, ma la risposta a questa soluzione è continuare a parlare e mettere in campo la diplomazia", ha aggiunto.
I perché della protesta
La protesta dei pescatori, giustificata dal governo di Parigi, nasce dal rifiuto del governo locale di Jersey - autonomo, ma forte della tutela di Londra - di consentire l'accesso a molti di loro nelle proprie acque di pesca sullo sfondo di un'interpretazione restrittiva del capito sulla pesca dell'accordo quadro sul dopo Brexit sottoscritto nei mesi scorsi fra Regno Unito e Ue. Interpretazione che ha limitato drasticamente dalla settimana scorsa il numero di licenze rilasciate da Jersey - che si trova a 22 chilometri dalle coste della Normandia - ai pescherecci francesi in mancanza di tutta una serie di documenti richiesti. Di qui la proteste di Parigi e la reazione dei pescatori, sfociata nella minaccia del blocco di St. Helier, capitale e porto principale dell'isola, con il rischio di privare i suoi abitanti persino della corrente elettrica. E la risposta del governo locale con la richiesta di aiuto a Londra, arrivato sotto forma di due unità della Royal Navy incaricate ora di "monitorare la situazione". Il Regno Unito assicura "il suo incrollabile sostegno a Jersey", ha fatto sapere Boris Johnson dopo colloqui avuti con il Chief Minister della piccola isola, John Le Fondé, e il ministro degli Esteri, Ian Gorst. Circa 50-60 i pescherecci francesi hanno inscenato una protesta al largo dell'isola di Jersey, nel canale della Manica, alcune tentando di bloccare il porto del capoluogo Saint-Hélier. "I nostri battelli sono partiti da un po' ovunque, dalla Bretagna, dalla Normandia. E' incredibile essere riusciti a radunare così tanta gente", ha dichiarato all'Afp uno dei pescatori francesi che partecipano alla protesta, Roman Davodet. Almeno tre pescherecci della stessa Jersey si sarebbero uniti alla protesta. Martedì scorso la ministra francese responsabile del Mare, Annick Girardin, all'Assemblea nazionale di Parigi aveva detto che la Francia è pronta a ricorrere a "misure di ritorsione" nei confronti dell'isola di Jersey se le autorità britanniche continueranno a limitare l'accesso dei pescatori francesi alle sue acque territoriali.