Terremoto Amatrice, in sei a giudizio per il crollo della palazzina

Terremoto Amatrice, in sei a giudizio per il crollo della palazzina

Terremoto Amatrice, in sei a giudizio per il crollo della palazzina


11 ottobre 2019, ore 17:54 , agg. alle 18:22

Tra questi anche l'ex sindaco Pirozzi, il processo al via da febbraio 2020

Il gup del Tribunale di Rieti, Giovanni Porro, ha rinviato a giudizio sei persone per il crollo, avvenuto in seguito al sisma del 24 agosto 2016, causando la morte di 7 inquilini, di una palazzina ex Ina Casa in piazza Augusto Sagnotti ad Amatrice. Il processo, al via dal 6 febbraio 2020, vedrà tra gli imputati, con l'accusa di disastro colposo plurimo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose, anche l'ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, oggi consigliere regionale di FdI. Rinviati inoltre a giudizio il progettista e direttore dei lavori, Ivo Carloni, tre tecnici del Genio civile, Valerio Lucarelli, Giovanni Conti e Maurizio Scacchi, e il comandante dei Vigili urbani di Amatrice, Gianfranco Salvatore. Secondo le conclusioni dell'inchiesta, condotta dai pm Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti, la palazzina, in seguito al sisma dell'Aquila del 2009, fu ristrutturata ma senza rispettare le norme antisismiche, non fu collaudata e quindi, con la successiva scossa dell'agosto 2016, crollò senza lasciare scampo agli inquilini. Una ulteriore indagata, Virna Chiaretti, responsabile tecnico del Comune di Amatrice, è stata prosciolta, mentre un quarto dirigente del Genio Civile, Maurizio Peron, aveva già scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. "Siamo soddisfatti - ha commentato l'avvocato dei familiari delle vittime, Wania Della Vigna - perché avremo la possibilità nella fase dibattimentale di vedere riconosciute le responsabilità umane che la Procura e le perizie hanno evidenziato".