Terrorismo, arrestato a Parigi l’ex br Maurizio Di Marzio. Era sfuggito al blitz di aprile
19 luglio 2021, ore 12:06 , agg. alle 15:53
La polizia francese ha arrestato questa mattina a Parigi anche l'ultimo ex terrorista, per cui l'Italia chiede l'estradizione, Maurizio Di Marzio. Per Tajani (FI) l'arresto è frutto di straordinaria cooperazione
In manette è finito anche l’ultimo ex terrorista per cui è stata chiesta estradizione. Sfuggito all'operazione di fine aprile Maurizio Di Marzio è stato arrestato, questa mattina, a Parigi come si apprende da fonti del ministero della Giustizia. Il provvedimento depositato l'8 luglio dalla Corte d'Assise di Roma ha stabilito infatti che non è ancora prescritta la sua pena e quindi è valida la richiesta di estradizione in Italia. La convalida dell'arresto del Di Marzio è prevista per domattina e mercoledì si terrà la prima udienza di comparizione davanti alla Corte di Appello di Parigi.
L’OPERAZIONE OMBRE ROSSE
Di Marzio, molisano di origine, ex membro dell'ala militarista delle Brigate rosse, dovrebbe scontare ancora un residuo di pena a 5 anni e 9 mesi di carcere per banda armata, associazione sovversiva, sequestro di persona e rapina. Al momento degli arresti, a non farsi trovare erano stati in tre: oltre a Di Marzio, anche Luigi Bergamin e Raffaele Ventura, che il giorno dopo però, seguendo il consiglio della legale Irène Terrel, si erano costituiti.
LA VICENDA GIUDIZIARIA
Di Marzio, che a Parigi gestisce da anni un noto ristorante in centro, il 'Baraonda', fu già arrestato una volta nel 1994 su richiesta dell'Italia. La Corte d'Appello diede dopo un anno parere favorevole all'estradizione ma il relativo decreto governativo non fu mai firmato. Sulle sue spalle pesa il tentato sequestro del vicecapo della Digos di Roma, Nicola Simone, il 6 gennaio 1982. "Un brigatista travestito da postino, con divisa e blocchetto delle ricevute in mano, bussò verso le 15 - scriveva il quotidiano L'Unita' una settimana dopo -. "Simone guardò prima attraverso lo spioncino poi aprì, ma in pugno aveva la sua 38 special perché non si fidava. Secondo la prima ricostruzione il terrorista avrebbe sparato contro il funzionario di polizia, il quale avrebbe avuto la forza di reagire esplodendo a sua volta due colpi”. Stando a un’altra versione, invece, altri componenti del commando Br appostati sul pianerottolo avrebbero cercato di aggredire Simone per immobilizzarlo e rapinarlo. Allora il vicecapo della Digos avrebbe aperto il fuoco per primo, ferendo con due colpi uno dei terroristi e poi sarebbe caduto a terra ferito a sua volta da tre proiettili al volto.
TAJANI, ARRESTO DI MARZIO È FRUTTO STRAORDINARIA COOPERAZIONE
Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Partito Popolare Europeo commenta su Twitter la cattura dell’ex br rosso "Di Marzio, ultimo terrorista latitante in Francia per cui l'Italia chiede l'estradizione, è stato arrestato. Un'operazione frutto di una straordinaria attività di cooperazione. Quando c'è la credibilità del governo i risultati arrivano. Giustizia per le vittime del #terrorismo".