The Kolors, Che emozione sul palco dei The 1975
13 luglio 2016, ore 17:27
Stash racconta a poche ore dal concerto cosa accadrà al PostePay Rock in Roma
I The Kolors stasera aprono il concerto del gruppo inglese The 1975 al PostePay Rock in Roma. "Siamo piaciuti a Matthew (Healy, frontman del gruppo, ndr) - spiega Stash all'Agenzia Ansa raccontando l'incontro negli studi di RTL 102.5 -. Lo ha colpito il nostro modo di suonare: molto poco da pop band italiana e più vicino a certe sonorità inglesi. Siamo orgogliosi ed emozionati, soprattutto perché abbiamo cominciato a seguirli prima del loro successo, prima del loro primo album".
Il concerto a Capannelle servirà anche a gettare acqua sulfuoco delle polemiche che nelle ultime settimane hanno coinvoltoil gruppo e Stash in prima persona. "E' un momento no e miprendo la responsabilità di quello che è successo agli MtvAwards - ammette Stash -, ma molto di quello che si legge inRete è gonfiato ad arte. Siamo nell'occhio del ciclone e mirendo conto che fa parte del nostro lavoro. Ho chiestopubblicamente scusa per un gesto che non rientra nella mianatura. Era giusto farlo, per rispetto ai fan e per rispetto ame stesso. Ma non mi autoflagello. Quello che non mi va, però, èpassare per maleducato e per 'ragazzetto montato'. Questoproprio no".
Preferisce tagliar corto sull'episodio tv che potrebbe avereincrinato un po' il rapporto con il pubblico,mentre sui fischi di Pompei spiega: "Qualcuno ha pensato chevolessi saltare la fila, ma non è stato così. Cercavo soloinformazioni su dove ritirare i miei biglietti, regolarmentecomprati come tutti. Un frainteso durato pochi secondi, magonfiato ad arte da qualcuno sull'onda della demagogia. Tanto èvero che dopo aver recuperato i miei biglietti, mi sono messo incoda. E' brutto osservare tanta perfidia".
Intanto lui continua dritto per la sua strada, al lavoro sulnuovo disco, il terzo della band, che sarà prodotto e registratotra Los Angeles e Londra.
Preferisce tagliar corto sull'episodio tv che potrebbe avereincrinato un po' il rapporto con il pubblico,mentre sui fischi di Pompei spiega: "Qualcuno ha pensato chevolessi saltare la fila, ma non è stato così. Cercavo soloinformazioni su dove ritirare i miei biglietti, regolarmentecomprati come tutti. Un frainteso durato pochi secondi, magonfiato ad arte da qualcuno sull'onda della demagogia. Tanto èvero che dopo aver recuperato i miei biglietti, mi sono messo incoda. E' brutto osservare tanta perfidia".
Intanto lui continua dritto per la sua strada, al lavoro sulnuovo disco, il terzo della band, che sarà prodotto e registratotra Los Angeles e Londra.