Tiziano Ferro, La mia vita come sulle montagne russe
01 dicembre 2016, ore 14:00
agg. 05 dicembre 2016, ore 10:34
Il cantautore presenta a RTL.it l'ultimo album "Il mestiere della vita"
Un pomeriggio qualunque in Italia, ma dall'altra parte dell'America - a Los Angeles esattamente - è mattino presto, raggiungiamo al telefono Tiziano Ferro. Il cantautore è emozionato ma anche felice di tornare con un album nuovo di zecca: "Il mestiere della vita". Un disco ricco di suoni, solido, fatto di robusta crescita musicale sia nella produzione (non manca il collaboratore di sempre Michele Canova) che nella scrittura. Tredici brani inediti, quasi tutte hit, due collaborazioni: una con Carmen Consoli ("Il conforto") e una con Tormento in "My Steelo", un ponte di collegamento con gli esordi nel 1999 nel tour dei Sottotono. Il segreto per sfornare questi successi? "Semplice, non vado mai in vacanza!".
Come si sviluppa "Il mestiere della vita", un album nato e creato a Los Angeles?
Questo album nasce da molto lontano. Eravamo nel periodo precedente la raccolta 'TZN - The Best of Tiziano Ferro' nel 2014. C'erano delle canzoni nuove ma subito mi sono reso conto che non era quello che volevo...
E cosa è successo?
Ho detto la verità alla discografica, non era il momento giusto per me e per questo abbiamo puntato a una raccolta. E' stato un privilegio poterlo fare e aspettare il tempo giusto per un nuovo disco. Alla fine avevo trenta canzoni nati in due blocchi differenti, insomma ho pronti due album (ride, ndr).
Ma la scelta è caduta su "Il mestiere della vita"...
Una conseguenza naturale, un album nato senza pressioni di nessun tipo e concretizzato poi un anno fa e che punta alla trasparenza, alla voglia di comunicare e vivere in maniera diretta tutto quello che ho covato dentro me.
Un po' come "Solo (è solo una parola)", forse la canzone manifesto del tuo disco?
Esattamente. Canto senza nessuna reticenza 'Il cuore è andato in guerra ma la vita non l'ho persa'. Io sono sempre in guerra e ho la tendenza a non astenermi mai. Un mio amico una volta mi ha detto 'Tizià ma tu sei sempre in lotta. Hai un coraggio, hai un fegato grosso così!'. Più che coraggio direi che mi sento di vivere sulle montagne russe con tendenze kamikaze (ride, ndr).
Vie d'uscite ce ne sono?
Mai preso scorciatoie, ho sempre vissuto tutto appieno sia nel lavoro che nella vita. Se ho un problema con qualcuno lo saluto lo stesso anche se non è d'obbligo, non importa. Bisogna sempre essere aperti al cambiamento e migliorare.
Migliorare in un mondo che vive un momento così difficile dal punto di vista politico e sociale, è possibile?
Bisogna lavorare su se stessi, accrescere la compassione verso gli altri e rivendicare quello che ci spetta. La pazienza e la tendenza all'ascolto dell'altro sono fondamentali. Ad esempio, qui a Los Angeles sono tutti increduli per l'elezione di Trump a Presidente. Ma io dico una cosa solamente: è successo che è stato eletto. Basta dar spazio a rancore e risentimento perché non portano a nulla. C'è un magnate che ha vinto le primarie ed è stato eletto. E' possibile diventi un ottimo Presidente o forse no. Accettiamo dunque quello che è accaduto e andiamo avanti.
Torniamo alla musica parlando del duetto con Carmen Consoli ne "Il conforto", unione di due anime artistiche?
E' proprio questo quello che è successo con lei. Abbiamo già collaborato nel 2010 quando le ho scritto il singolo "Guarda l'alba". Ma il mio rapporto con Carmen nasce da molto lontano quando si presentò a Sanremo Giovani nel 1995. Ricordo che mi alzai dalla sedia per fare qualcosa, ad un certo punto lei iniziò a cantare e rimasi imbambolato. Mia madre che mi chiese se mi sentissi bene...
Come stavi?
Letteralmente rapito dal look, dalla voce e dal carisma di Carmen Consoli. Sono sempre stato suo fan e sì, lo confesso, ancora oggi ho una sorta di timore reverenziale forse una delle cantanti più grandi, erede di Mina. Sono felice di questo duetto perché l'abbiamo cantato come fossimo in sincro. E' una delle cose che porterò sempre con me.
Questo è un disco pieno hit, ma qual è il segreto del successo?
Semplice, non vado mai ma proprio mai in vacanza!!!
Questo album nasce da molto lontano. Eravamo nel periodo precedente la raccolta 'TZN - The Best of Tiziano Ferro' nel 2014. C'erano delle canzoni nuove ma subito mi sono reso conto che non era quello che volevo...
E cosa è successo?
Ho detto la verità alla discografica, non era il momento giusto per me e per questo abbiamo puntato a una raccolta. E' stato un privilegio poterlo fare e aspettare il tempo giusto per un nuovo disco. Alla fine avevo trenta canzoni nati in due blocchi differenti, insomma ho pronti due album (ride, ndr).
Ma la scelta è caduta su "Il mestiere della vita"...
Una conseguenza naturale, un album nato senza pressioni di nessun tipo e concretizzato poi un anno fa e che punta alla trasparenza, alla voglia di comunicare e vivere in maniera diretta tutto quello che ho covato dentro me.
Un po' come "Solo (è solo una parola)", forse la canzone manifesto del tuo disco?
Esattamente. Canto senza nessuna reticenza 'Il cuore è andato in guerra ma la vita non l'ho persa'. Io sono sempre in guerra e ho la tendenza a non astenermi mai. Un mio amico una volta mi ha detto 'Tizià ma tu sei sempre in lotta. Hai un coraggio, hai un fegato grosso così!'. Più che coraggio direi che mi sento di vivere sulle montagne russe con tendenze kamikaze (ride, ndr).
Vie d'uscite ce ne sono?
Mai preso scorciatoie, ho sempre vissuto tutto appieno sia nel lavoro che nella vita. Se ho un problema con qualcuno lo saluto lo stesso anche se non è d'obbligo, non importa. Bisogna sempre essere aperti al cambiamento e migliorare.
Migliorare in un mondo che vive un momento così difficile dal punto di vista politico e sociale, è possibile?
Bisogna lavorare su se stessi, accrescere la compassione verso gli altri e rivendicare quello che ci spetta. La pazienza e la tendenza all'ascolto dell'altro sono fondamentali. Ad esempio, qui a Los Angeles sono tutti increduli per l'elezione di Trump a Presidente. Ma io dico una cosa solamente: è successo che è stato eletto. Basta dar spazio a rancore e risentimento perché non portano a nulla. C'è un magnate che ha vinto le primarie ed è stato eletto. E' possibile diventi un ottimo Presidente o forse no. Accettiamo dunque quello che è accaduto e andiamo avanti.
Torniamo alla musica parlando del duetto con Carmen Consoli ne "Il conforto", unione di due anime artistiche?
E' proprio questo quello che è successo con lei. Abbiamo già collaborato nel 2010 quando le ho scritto il singolo "Guarda l'alba". Ma il mio rapporto con Carmen nasce da molto lontano quando si presentò a Sanremo Giovani nel 1995. Ricordo che mi alzai dalla sedia per fare qualcosa, ad un certo punto lei iniziò a cantare e rimasi imbambolato. Mia madre che mi chiese se mi sentissi bene...
Come stavi?
Letteralmente rapito dal look, dalla voce e dal carisma di Carmen Consoli. Sono sempre stato suo fan e sì, lo confesso, ancora oggi ho una sorta di timore reverenziale forse una delle cantanti più grandi, erede di Mina. Sono felice di questo duetto perché l'abbiamo cantato come fossimo in sincro. E' una delle cose che porterò sempre con me.
Questo è un disco pieno hit, ma qual è il segreto del successo?
Semplice, non vado mai ma proprio mai in vacanza!!!