Tom Petty è morto per overdose

Tom Petty è morto per overdose

Tom Petty è morto per overdose


Sono stati resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo del compianto rocker. 

Tom Petty è morto in seguito a “collasso multiplo degli organi causato da overdose accidentale”, si legge nel comunicato ufficiale diramato dal medico legale della contea di Los Angeles.  L’autopsia effettuata su Tom Petty ha evidenziato la presenza fentanyl, oxycodone, temazepam, alprazolam, citalopram, acetylfentanyl e despropionyl fentanyl, cioè, in massima parte medicinali ottenibili solo con ricetta medica. A questo si aggiungono le patologie che l’artista già  aveva: aterosclerosi coronaria ed enfisema. 
Petty, 66 anni, è stato trovato privo di conoscenza nella sua casa di Malibu lo scorso 2 ottobre e trasportato all’ospedale UCLA di Santa Monica dove sono risultati vani i tentativi di rianimarlo. Petty aveva appena completato un tour per festeggiare il 40* anniversario degli Heartbreakers, culminato con tre show sold out alla Hollywood Bowl.In seguito alle rivelazioni del coroner, la famiglia ha diramato il seguente comunicato: “Sfortunatamente il corpo di Tom era in sofferenza per una serie di problemi quali l’enfisema, un ginocchio malconcio e, soprattutto la frattura del femore. Nonostante le difficoltà fisiche e il dolore da esse provocato, ha insistito per continuare il tour e non deludere i suoi fans. Il giorno della sua morte era stato informato che la frattura del femore era giunta ormai ad uno stadio definitivo e il dolore deve essere stato insopportabile spingendolo ad abusare dei medicinali per lenire la sua sofferenza. Eravamo a conoscenza dell’alto numero di medicinali che gli erano stati prescritti già prima del report del coroner e non possiamo che prendere atto che si è trattato di uno sfortunato incidente. Come famigliari, ci auguriamo che quanto successo al nostro Tom possa aprire una più ampia discussione che possa salvare altre vite. Tante persone non comprendono appieno i rischi mortali di alcuni medicinali.  Per concludere con una nota positiva, siamo sicuri che Tom non abbia sofferto, ma che fosse felicemente esausto per aver fatto ciò che più amava: suonare con la sua band per il suo pubblico. Era orgoglioso del suo ultimo tour. Vi ringraziamo per l’amore e il supporto che ci avete dimostrato negli ultimi mesi e per aver rispettato la memoria di questo grande uomo”.

Zac-Attack


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