19 ottobre 2018, ore 09:55
Secondo il ministro delle Infrastrutture la gestione privata delle autostrade tramite concessioni è un modello inquinato
"Noi invitiamo, segnaliamo, diamo direttive. E lo stiamo facendo dopo anni di totale inerzia. Poi le azioni concrete, le ordinanze di regolazione del traffico spettano al concessionario. Qui serve, dicono i miei tecnici, una disciplina rigorosa per i mezzi pesanti". Lo dice al quotidiano il Messaggero il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, a proposito dell'autostrada A24. Toninelli auspica che le limitazioni ai mezzi pesanti inizino "il prima possibile. Non c'e' tempo da perdere. Intanto, abbiamo subito sbloccato i fondi nel decreto emergenze". Alla domanda se il suo intervento per la messa in sicurezza comportera' l'aumento dei pedaggi dal prossimo anno, il ministro risponde: "Non c'e' alcuna correlazione. Intanto in quest'ultimo trimestre siamo riusciti ad abbassare le tariffe ai livelli del 2017. Per il resto, c'e' un Piano economico finanziario in discussione che vogliamo definire per sbloccare una situazione ferma da troppo tempo". Per quanto riguarda la Societa' Strada dei Parchi, Toninelli fa sapere: "Non c'e' sul tavolo alcuna proroga: si tratta di un meccanismo che non ci piace. Attraverso il Piano finanziario si rivedono i termini delle concessioni e noi vogliamo privilegiare l'interesse pubblico rispetto a quello che fino a oggi era il prevalente interesse del privato. Ricordo ancora una volta che la societa' Strade dei Parchi non sottoscrive un nuovo Piano economico finanziario dal 2013". "Non possiamo permetterci un'altra Genova - sottolinea il ministro - Il Paese ha bisogno di un grande piano di manutenzione: e questa e' la piu' grande opera che serve all'Italia. La gestione privata, tramite concessione, delle autostrade rappresenta un modello inquinato da relazioni incestuose tra vecchia politica e certi potentati privati. Un meccanismo che puntiamo a ribaltare in favore dell' interesse dei cittadini".