Torna il sogno dei voli supersonici, ma l'erede del Concorde sarà un aereo piccolo, riservato a una elite
Torna il sogno dei voli supersonici, ma l'erede del Concorde sarà un aereo piccolo, riservato a una elite
04 febbraio 2021, ore 15:52 , agg. alle 16:22
Il nuovo jet supersonico verrà prodotto negli Stati Uniti dal 2023, si chiamerà AS2; viaggerà a più di mille chilometri all'ora ma non potrà trasportare più di dodici passeggeri; di fatto sarà un jet privato super esclusivo
IL SOGNO SUPERSONICO
Volare è come sognare. Ogni volta. Volare viaggiando a più di mille chilometri orari è qualcosa di fantastico. Pensate che bello poter raggiungere l’altra parte del mondo in tempi relativamente brevi: in poco più di tre ore si va in treno da Roma a Milano, nello stesso tempo con un volo supersonico si arriva negli Stati Uniti. Peraltro, con il vantaggio dato dal fuso orario, si atterrerebbe in America in un orario precedente a quello di partenza. Per esempio, decollando da Roma a mezzogiorno, si arriverebbe a New York poco dopo le nove del mattino. Bellissimo, ma terribilmente costoso. E non solo in termini di costi. Per questo, ormai diciassette anni fa, è tramontata l’epopea del Concorde. Difficile pensare a una rinascita del progetto proprio adesso che la pandemia ha congelato i viaggi e messo in crisi il settore aereo. Ma qualcosa si muove, anche se il nuovo aereo supersonico sarà ancora di più riservato a una elitre molto ristretta.
AERION AS 2
Il produttore statunitense Aerion sta lavorando alla progettazione di un nuovo velivolo supersonico: si chiamerà AS2, verrà costruito in Florida, se non ci saranno intoppi e imprevisti la produzione dovrebbe iniziare nel giro di un paio d’anni, entro il 2023. Qualcuno lo ha già definito “il nuovo Concorde”, ma si tratta di una etichetta inopportuna. L’AS2 sarà un velivolo velocissimo ma molto piccolo: potrà trasportare al massimo 12 passeggeri, quindi – di fatto- sarà un jet privato. Roba da magnati dell’industria o da sceicchi. Il business jet potrà viaggerà a una velocità prossima a Mach 1.4 (più di mille miglia orarie), il che significa che potrebbe ridurre di tre ore e mezza i tempi di viaggio standard da New York all’Europa. Circolano i primi disegni del prototipo: è un aereo appuntito (meno del Concorde), ha le ali a delta (come il Concorde), ha tre motori (uno in più del Concorde): due sono sotto le ali, il terzo è incastonato nella coda, come nel Boeing 727, nel DC 10 o nell’MD11. Il nuovo AS2 sarà dotato inoltre di una tecnologia che annullerà il boom sonico.
L'EPOPEA DEL CONCORDE
La pazza idea di un volo supersonico iniziò a circolare verso la fine degli Anni Cinquanta. Ci lavorarono americani, europei, russi. I primi ad alzare bandiera bianca furono gli statunitensi. I primi a costruire un aereo in grado di battere la barriera del suono furono gli ingegneri dell’URSS, ma il Tupolev 144 non entrò mai in servizio. La corsa al supersonico venne quindi vinta dall’alleanza tra inglesi e francesi. British Airways ed Air France furono le uniche compagnie ad inserire il Concorde nella loro flotta. Stessa data per il primo volo di linea: 21 gennaio 1976, sul fronte francese si scelse la rotta Parigi-Dakar-Rio de Janeiro, da parte britannica si optò per un volo da Londra a Dakar. Ben presto il Concorde venne usato prevalentemente sulla rotta per New York, e divenne un’icona di modernità, tecnologia, ricchezza, stile; chi ha avuto la fortuna di viaggiarci racconta di una cabina stretta ma confortevole e di un servizio a cinque stelle, con caviale e champagne servito ai passeggeri. Ma ogni storia ha la sua conclusione, e alla fine degli Anni Novanta il progetto Concorde iniziò a non essere più sostenibile: sebbene fosse una meraviglia dell'ingegneria, aveva un costo troppo alto, dovuto all’impressionante consumo di carburante e alla necessità di continua manutenzione; venne accusato anche di avere un forte impatto ambientale, per inquinamento atmosferico e acustico. A far calare il sipario fu l’incidente del 25 luglio 2000: un Concorde dell’Air France si schiantò subito dopo il decollo da Parigi, morirono 113 persone. Ora l’avventura supersonica è (quasi) pronta a ripartire. Ma solo per una elite.