Francesco Totti, 40 anni da Re di Roma
26 settembre 2016, ore 09:34
agg. 12 marzo 2021, ore 15:25
Il Capitano taglia un traguardo importante, con la voglia di sempre. Ilary festeggia il marito, silurando Spalletti: 'E' un piccolo uomo'
Una vita nella Roma e per la Roma. Nella Città Eterna, Francesco Totti non è mai stato solo un calciatore. Godiamocelo, finchè avrà voglia di scendere in campo
Francesco Totti compirà domani 40 anni. Un'età, nel calcio di oggi, in cui generalmente le partite si commentano, nei salotti televisivi.
Il Capitano, invece, sembra conservare intatta la voglia di giocare, di conquistarsi un posto da titolare. Di decidere le partite e vincere, per l'unico amore di una vita agonistica: la Roma.
Non è una cosa normale, quando si parla di un (ex) ragazzo, che esordì in Serie A il 28 marzo 1993. Tremavano i muri della Prima Repubblica, quando Totti si affacciò al grande calcio. Il Presidente del Consiglio era Giuliano Amato e l'allenatore giallorosso il grande Vujadin Boskov (quanto ci manca...). Provate a chiudere gli occhi e riavvolgere il nastro: è un film lunghissimo, per il Paese e la piccola storia del nostro calcio. Eppure, Francesco Totti è ancora lì. Con la stessa maglia di allora.
Non vi racconteremo che sia stato sempre amato e apprezzato, in giro per l'Italia: così intrinsecamente romanesco, da incarnare anche alcuni dei vizi della Capitale. Ma la fedeltà assoluta e perseverante a quei colori, alla fine, ha vinto su tutto e oggi è veramente difficile non volere bene a questo sbarazzino quarantenne. Ed ecco la quasi commovente standing ovation, tributatagli ieri, dallo Stadio Olimpico di Torino.
L'amore, però, può fare anche brutti scherzi: così, la signora Totti ha deciso di festeggiare i 40 anni di Francesco silurando il suo (ultimo?!) allenatore. Ilary Blasi, fregandosene dello spogliatoio alle dipendenze anche del marito-Capitano, è entrata su Luciano Spalletti, come manco Pietro Vierchowod ai tempi belli. Definirlo 'un piccolo uomo, che subisce Francesco', significa andare ben oltre i limiti di una critica - sempre legittima - alla conduzione tecnica di una squadra. Si entra nel personale e il primo a non meritare festeggiamenti così è proprio Francesco...