29 novembre 2024, ore 11:54 , agg. alle 13:25
Il debito iniziale con il Fisco ammontava a poche migliaia di euro, ma, con interessi e sanzioni, la cifra sarebbe arrivata a 200 mila. Verso l'archiviazione l'indagine
La Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati, secondo quanto ha riportato, oggi, il quotidiano "La Verità", l'ex calciatore dei giallorossi, Francesco Totti, per il reato di omessa dichiarazione di una parte dei redditi derivanti da apparizioni in spot pubblicitari. L'accusa è legata ad una attività della Guardia di Finanza sui conti dell'ex numero 10 della Roma, da cui emergerebbero alcune apparizioni pubblicitarie per le quali Totti non avrebbe aperto un'apposita partita Iva, pur essendo per lui gli spot un'attività non occasionale. Si tratta di un debito verso il Fisco di poche migliaia di euro che, però, tra sanzioni e interessi, avrebbe raggiunto i 200 mila euro. Comunque, in base a quanto hanno scritto anche Ansa e Adnkronos, il debito con l'Erario sarebbe già stato saldato.
L'accusa contestata a Totti
Il pubblico ministero di Piazzale Clodio, Vincenzo Barba, gli ha contestato la violazione dell'articolo 5 del decreto legislativo 74/2000, ovvero l'evasione sulle tasse o sul valore aggiunto. Non è escluso che i magistrati capitolini, nelle prossime settimane, possano convocare Totti per ascoltarlo e dargli l'opportunità di chiarire. Alla luce delle sue dichiarazioni, i pm potrebbero procedere con una eventuale archiviazione del fascicolo. L'ex giallorosso è attualmente indagato anche in un altro procedimento, per il quale si va verso l'archiviazione, per l'accusa di abbandono di minori dopo una denuncia della ex moglie Ilary Blasi.