"Non è uno scherzo. Ci sono due squadre".
Francesco Totti, intervistato a margine della tappa di Miami dell''EA World Legends Padel Tour', ha chiarito la situazione rispetto all'ipotesi che torni a giocare a calcio. L'ex capitano della Roma ha aggiunto: "No, non è assolutamente uno scherzo, bisogna vedere cosa mi dicono la testa e il fisico. La testa già conosce la risposta, mentre il fisico sarà da vedere come reagisce. Ci sono due squadre, chissà il prossimo anno cosa ci può riservare".
Totti al Como?
Il Pupone ha ribadito che, a suo modo di vedere, per tornare a calcare i campi di Serie A "ci vogliono due mesi di allenamento". Il
Como di Fabregas, ad oggi, appare la meta più probabile. L'ultima partita di Totti risale al 28 maggio 2017, quando l'Olimpico di Roma e tutta Italia si commossero di fronte al lungo, lunghissimo addio del numero 10 per antonomasia. La storia dello sport è piena di grandi ritorni, anche fuori tempo massimo. Da Michael Jordan (per due volte - la prima ha vinto altri tre campionati) a George Foreman, che si riprese il titolo dei massimi a 45 anni e 9 mesi, contro un pugile di 27.
Roma in crisi, Juric a rischio esonero
Pensi a Totti e pensi al gossip (l'ultimo riguarda
il presunto flirt con Marialuisa Jacobelli) e soprattutto alla Roma. A Trigoria sono ore difficili. Ieri la cocente sconfitta esterna
contro la Fiorentina (5-1). Il futuro di
Ivan Juric in panchina è tutt'altro che certo. In queste ore rimbalzano tante voci, dal clamoroso ritorno di Daniele De Rossi (casualmente, al rientro nella Capitale da un periodo di vacanza a New York proprio oggi) a quello altrettanto romantico di Claudio Ranieri, che a 73 anni compiuti potrebbe chiudere la carriera da allenatore di club nelle vesti - ancora una volta - di salvatore della patria.
Pellegrini: "Abbiamo fatto schifo
Nell'intervista post partita, ieri Juric ha escluso le dimissioni e ha ostentato grande delusione: "Mai pensato di dimettermi, una sconfitta non cambia. Se sono a rischio? Sappiamo come è il calcio, noi lavoriamo, decidono altri, di sicuro abbiamo buttato nel cesso 40 giorni di lavoro, stasera è mancato tutto. Mai accaduto di sentirmi così". Da parte sua capitan Pellegrini ci ha messo la faccia: "Se il problema fossi io sarei pronto ad andare via per il bene della Roma. Bisogna guardarci in faccia ed essere onesti, essere uomini, abbiamo fatto schifo.