02 dicembre 2024, ore 16:00
Mercoledì quattro i primi interrogatori dei tre vigili del fuoco e di un infermiere del 112, per capire se sono state rispettate le regole per i soccorsi
Ai raggi X i dialoghi telefonici
Tutte le comunicazioni sono state analizzate, anche quelle tra la sala operativa Sores Fvg - a cui appartiene l'indagato del comparto sanitario - e quella dei vigili del fuoco. Il nodo principale da chiarire è quello delle chiamate tra l'infermiere e i pompieri. Secondo le regole della procedura consolidata, l'operatore del 112 – che appartiene a una struttura di Protezione civile - acquisisce la telefonata e la smista al collega della centrale operativa sanitaria Sores Fvg e ai comandi dei vigili del fuoco che possono essere vicini al luogo dall' intervento. La Procura sta analizzando le procedure che hanno riguardato le fasi successive alle telefonate, il cui indirizzamento è stato dunque considerato corretto da parte del primo operatore del Numero Unico di Emergenza 112.
I timori della centrale operativa
L'invio degli avvisi di garanzia per il Natisone ha scosso tutta la centrale operativa Sores Fvg e non solo l'infermiere materialmente coinvolto nell'indagine. Dalla struttura sanitaria si pone l'accento sul fatto che l'accertamento di eventuali responsabilità su un addetto che è impossibilitato a verificare da remoto, le effettive condizioni di emergenza del richiedente, farebbe nascere un pericoloso precedente, se non si configurasse un'effettiva omissione. L'intero staff si è comunque detto fiducioso che la magistratura accerterà il rispetto del protocollo in vigore dell' operatore che era di turno.