19 agosto 2022, ore 14:25 , agg. alle 17:44
La denuncia di scomparsa del marito che non convince gli inquirenti, poi le immagini di videosorveglianza. Il panettiere ucciso a coltellate, il cadavere gettato in un dirupo
A Giffoni Valle Piana, nel Salernitano, è il 30 luglio scorso quando Monica Milite va a denunciare la scomparsa di suo marito, Ciro Palmieri, panettiere nel paese vicino. «Mi ha detto di preparargli una busta con i vestiti del lavoro – dice la donna - e se li è fatti consegnare davanti al cancello d’ingresso di casa». Ma da subito il suo racconto non convince gli inquirenti, che dispongono il sequestro dell’impianto di videosorveglianza della casa in cui abitavano. A prima vista le riprese riferite alle giornate del 29 e 30 luglio risultano già sovrascritte. Ma poi, dopo il lavoro di un tecnico, proprio dalle telecamere, a distanza di diciotto giorni, arriverebbe oggi un’altra verità.
LE IMMAGINI DI SORVEGLIANZA
Le immagini recuperate consegnerebbero agli investigatori una scena ben diversa. Monica Milite e due dei tre figli della coppia, di 20 e 15 anni, colpisrebbero Ciro Palmieri con numerose coltellate, al culmine di una lite. Il tutto sotto gli occhi del terzo figlio, di soli 11 anni. Una furia che proseguirebbe con l’occultamento del cadavere. Al momento del fermo, sono stati proprio i tre a raccontare di aver gettato il corpo in un dirupo, nelle vicine montagne di Giffoni Valle Piana. I Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino hanno lavorato al recupero, arrivato nel primo pomeriggio.
LE ACCUSE PER I TRE
Moglie e figli sono stati fermati, questa mattina, dai militari dell'Arma della Stazione di Giffoni Valle Piana e della Compagnia di Battipaglia. Per loro le accuse sono, a vario titolo, di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere. Una storia ancora da ricostruire, con gli inquirenti al lavoro anche per capire quale possa essere il movente.