Travis Scott arrestato a Miami per ubriachezza molesta e violazione di domicilio
Travis Scott arrestato a Miami per ubriachezza molesta e violazione di domicilio Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 giugno 2024, ore 16:15
Il fermo sarebbe legato a un disordine avvenuto su una barca a noleggio nel porto di Miami Beach
Travis Scott è stato arrestato a Miami con l’accusa di ubriachezza molesta e violazione di domicilio. Il rapper è da tre anni coinvolto in cause civili per la strage di Astroworld, quando durante un suo concerto, il 5 novembre 2021, la calca sottopalco risultò fatale per 10 spettatori, mentre alcune centinaia di persone rimasero ferite.
TRAVIS SCOTT, ARRESTATO IL RAPPER CANDIDATO AI GRAMMY
L’arresto è avvenuto a Miami, in Florida, alle 4.35 ora locale: secondo quanto riportato dall’emittente locale WSNV-7, il fermo sarebbe legato a un disordine su una barca a noleggio al porto turistico di Miami Beach avvenuto poco dopo la mezzanotte. Travis Scott stava scendendo dall’imbarcazione quando il proprietario gli avrebbe intimato di andarsene: “Era ubriaco, ha causato problemi e gli stato chiesto di andarsene più volte”, hanno raccontato le forze dell’ordine statunitensi. La polizia ha poi aggiunto che il rapper “si è arrabbiato, ha gridato un po’ di parolacce, se n’è andato e poi è tornato per disturbare ancora un po’”. Al momento, la voce di “Goosebumps” è detenuta nel Turner Guilford Knight Correctional Center e le cauzioni sono fissate a $ 500 e $ 150. Recentemente l’ex fidanzato di Kylie Jenner era stato coinvolto in una scazzottata con Tyga, altra vecchia fiamma della più piccola del clan Kardashian-Jenner, durante una festa a Cannes.
LA STRAGE DI ASTROWORLD NEL NOVEMBRE 2021
Non è la prima volta che Travis Scott si trova al centro di guai legali. Tre anni fa, durante il festival da lui organizzato a Houston, Astroworld, dieci persone morirono a causa della calca sottopalco, mentre centinaia rimasero ferite. Nel luglio 2022 la polizia aveva scagionato l’artista da ogni responsabilità: il rapper, secondo il rapporto delle forze dell’ordine, era infatti inconsapevole di quanto stesse accadendo a pochi metri da lui e anzi, il faldone di 1266 pagine sottolineava come Scott avesse cercato di coadiuvare dal palco le operazioni dei soccorritori. Sebbene non abbia dovuto affrontare conseguenze penali per la strage, è tuttora coinvolto in cause civili in cui sostiene che la colpa sia da attribuire agli organizzatori.