Trentino, l'orsa F43 muore durante le operazioni di cattura in Val di Ledro
06 settembre 2022, ore 14:00
L'animale è morto in un intervento di sostituzione del radio collare. La Provincia di Trento: "operazioni delicate in contesti non facili". Sgomento degli ambientalisti
Un intervento di routine per sostituire il radio collare ad un’orsa. La situazione però si complica e durante le operazioni l’animale muore. È accaduto nella notte, in Val di Concei, a Ledro, nella provincia autonoma di Trento. F43 era monitorata per la sua confidenza con l'uomo.
OPERAZIONI DELICATE
Dai primi accertamenti dell'equipe veterinaria è emerso che l'orsa è deceduta a seguito della posizione assunta nella trappola tubo nel momento in cui l'anestetico ha fatto effetto. Inutili i tentativi di rianimazione. Secondo la Provincia di Trento “La necessità di monitorare in modo intensivo soggetti problematici e di cercare di modificarne il comportamento può comportare incidenti come quello occorso, dati i rischi intrinseci in operazioni delicate, condotte spesso in contesti e condizioni ambientali non facili".
LA CHIAMAVANO F43
Un monitoraggio intensivo dunque quello richiesto per l’orsa, denominata F43. Quattro anni, F43 aveva una spiccata confidenza con l'uomo, tanto da ricevere numerosi tentativi di dissuasione. Insieme al fratello M62, F43 aveva la tendenza a frequentare i centri abitati alla ricerca di cibo. I due orsi erano ritenuti responsabili di un terzo di tutti i danni provocati dall'intera popolazione di orsi in Trentino. Circostanza che ha spinto i forestali a munire entrambi di radio collare per seguire i loro spostamenti.
PROTESTE DELLE ASSOCIAZIONI
Un episodio che lascia sgomente le associazioni ambientaliste. L'Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA) annuncia la richiesta di accesso agli atti per capire quanto accaduto. "Ci chiediamo come sia possibile gestire così la presenza degli orsi – dichiara la delegata dell'Oipa di Trento, Ornella Dorigatti - come sia possibile continuare a far morire animali selvatici in operazioni che richiedono competenza e accuratezza”. Dello stesso avviso anche l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA), che informa di aver attivato il proprio ufficio legale "per accertare le responsabilità di questa morte inutile e crudele". Dal canto suo l'Associazione italiana difesa animali ed ambiente (AIDAA) afferma che nelle prossime ore presenterà un esposto alla procura per chiedere l’autopsia e la verifica della corretta applicazione delle procedure di cattura.