Treviglio: il comune nega il permesso all’87enne vedovo. Non potrà più visitare la tomba di sua moglie in bicicletta

Treviglio: il comune nega il permesso all’87enne vedovo. Non potrà più visitare la tomba di sua moglie in bicicletta

Treviglio: il comune nega il permesso all’87enne vedovo. Non potrà più visitare la tomba di sua moglie in bicicletta Photo Credit: agenziafotogramma.it


Il comune della bassa bergamasca non permetterà più a un signore vedovo di visitare il cimitero a sella della sua bicicletta

Il Corriere Della Sera ha pubblicato la storia di Leonardo Colombo Giardinelli, in cui l’uomo, in una foto, compare a cavallo della sua bicicletta: la impugna saldamente con lo sguardo acceso, vivido ma soprattutto deciso. Il signor Leonardo sta conducendo una battaglia legale per rivendicare il diritto di visitare i suoi cari al cimitero di Treviglio, nella bassa bergamasca, con la sua bicicletta che utilizza a causa di problemi di deambulazione.

La decisione del comune

Vedovo ormai da più di 14 anni, si reca al cimitero tutti i giorni (“ Il sabato e la domenica ci vado due volte”, precisa), visitando la moglie e i genitori defunti. Tutto prima delle otto, quando inizia il volontariato in un centro con ragazzi con disabilità, la Cooperativa Insieme. Un uomo di cuore insomma, che ha deciso di farsi portavoce di più di 50 persone che, come lui, si recavano al camposanto in bicicletta grazie a un permesso che, da un giorno all’altro, è stato rievocato. La decisione è stata presa dalla maggioranza di centrodestra del sindaco Juri Imeri. Prima della decisione definitiva, l’87enne affermava “Spero che ci ripensino. Alla fine le persone che hanno necessità del permesso sono poche e soprattutto anziani. Per loro però questa possibilità ha un grande valore», ma purtroppo l’amministrazione comunale è irremovibile nella sua decisione.


Il pensionato e la sua bicicletta

Giardinelli le ha provate tutte per portare a termine il suo rituale giornaliero, persino la caddy-car che mette a disposizione il cimitero. Una sorta di macchina da golf, che a turni utilizzano gli anziani per percorrere le stradine che portano ai loro cari defunti, ma il pensionato ha raccontato al Corriere: “È in servizio un’ora al giorno, ma non la domenica. Quando funziona se si crea coda ti tocca aspettare e ti lasciano poco tempo. Una volta il conducente mi ha accompagnato dai miei genitori ma quando volevo andare da mia moglie mi ha riportato in portineria. Da quel giorno andavo ancora al cimitero in bici, arrivavo al cancello, guardavo dentro e tornavo indietro”. Insomma le alternative possibili sembrano non soddisfarlo, l’unico mezzo per lui ammissibile è l’inseparabile bicicletta. Anche se l’anziano ormai è costretto a deambulare con un bastone a causa della sciatica aggravatasi nell’ultimo anno, pedalare non gli reca alcun dolore, anzi, sfreccia sicuro: “Per questo ho chiesto il permesso. Me lo hanno dato, ma dopo poco è diventato carta straccia”.

La sua imperterrita battaglia

Assistito dall’avvocato Andrea Lione D’Agata, Giardinelli era ricorso al Tar a luglio. I giudici avevano sospeso il regolamento perché il dirigente del cimitero non poteva modificarlo. La decisione era di competenza del consiglio comunale. Quest’ultimo era stato obbligato a consegnarli un permesso speciale, per poi fare un dietrofront: “Ci sono regole soprattutto per motivi assicurativi e di sicurezza che vanno rispettate” afferma il sindaco Imeri. Tra i molti contrariati c’è anche la consigliera comunale del Pd Laura Rossoni “Il provvedimento però limita il diritto di circolazione alle persone che è garantito costituzionalmente e la libertà di culto”. Il Sindaco si è difeso sostenendo che “L’opposizione fa le sue filippiche. Rispetto al tema sbandierato sui social di un sindaco crudele che non permette a un anziano di vedere la sua moglie. Ricordo però che se uno è disabile può entrare addirittura in auto. Piaccia o non piaccia poi c’è un sistema di trasporto che può essere migliorato”.

Per il signor Leonardo non finisce qui, la sua battaglia legale continua con l’avvocato D’Agata che ha commentato dicendo: “Per il mio assistito è stato un brutto colpo venire a sapere che con la modifica del regolamento gli sarà di nuovo bloccato l’accesso. La modifica però riapre i termini per tutti quelli che avevano il permesso di presentare ricorso”

All’anziano vedovo non resta che aggrapparsi alla speranza di ritornare a fare il suo giro al cimitero che ormai da due anni è scandito dal saluto dall’amata moglie Anna, persa dopo 55 anni di matrimonio. Ovviamente alla sella della sua fedele compagna a due ruote.



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