"Troppo amore per i figli fa male ed è un pericolo per la società", a RTL 102.5 parla la psicoanalista

"Troppo amore per i figli fa male ed è un pericolo per la società", a RTL 102.5 parla la psicoanalista

"Troppo amore per i figli fa male ed è un pericolo per la società", a RTL 102.5 parla la psicoanalista


Parla Laura Pigozzi, autrice del libro Troppa famiglia fa male, nel quale spiega che la dipendenza materna crea adulti bambini e pessimi cittadini

"Il genitore abbandonico, il genitore che ama troppo poco c'è sempre stato, è un rischio che conosciamo bene, sappiamo come trattarlo. La novità è il danno per troppo amore, che poi diventa controllo. Su questo abbiamo ancora troppi pochi studi". Così a Non Stop News, in onda tutte le mattine dalle ore 6.00 alle ore 9.00 su RTL 102.5 l'insegnante e psicoanalista Laura Pigozzi, autrice del libro 'Troppa famiglia fa male (come la dipendenza materna crea adulti bambini e pessimi cittadini)' edito da Rizzoli, introduce il tema dei ragazzi condannati ad una eterna infanzia, circostanza che apre le porte non solo ai dittatori bambini ma anche a quelli veri. Un tema sempre più attuale e probabilmente ancora oggi un po' sottovalutato.


Il troppo amore delle famiglie crea cittadini-bambini

La dottoressa Pigozzi spiega che il titolo del suo libro "è chiaramente una provocazione" e non vuole spaventare, "ma anzi è stato scritto per aiutare". Quindi va nel merito della questione, indicando il problema ma anche cause ed effetti dello stesso:

"Le famiglie di oggi sono sempre votate al sostegno dei ragazzi e questo non li aiuta, li infantilizza. Il cittadino-bambino è il sogno di ogni dittatore. Più uno è de-responsabilizzato, più è dipendente, più è manovrabile. Il sogno di un dittatore, ma anche di ogni guru, di ogni capo".

La psicoanalista osserva che i figli in questo modo rischiano di confondere l'amore con il controllo. Da qui una serie di conseguenze, anche per la società tutta:

"Crescere i figli infantili è un grave danno, non solo per i figli, ma anche per una società intera. Questa pedagogia della stampella è molto diffusa. Così il futuro è un po' a rischio, perché i ragazzi non sono responsabilizzati e sono pronti ad obbedire al primo che li controlla. Li cresciamo molto adattati e molto poco divergenti. La loro età, invece, richiederebbe il dissenso, invece vediamo ragazzi molto mimetici. E questo produce un imbarbarimento generale, con l'umanità trattata come qualcosa da soddisfare e non come qualcuno da cui aspettarsi un pensiero critico"

La dottoressa Pigozzi illustra un altro elemento preoccupante. Con il troppo amore dei genitori, infatti, "i figli diventato abitati da un vuoto di sentimenti", con effetti sulla vita relazionale degli stessi:

"Li vediamo poco innamorati, sono molto timorosi dell'amore. Hanno un po' un vuoto della vita interiore e questo è molto pericoloso. Il vuoto prepara disagi psichici abbastanza seri".


A quale età un figlio dovrebbe lasciare la casa dei genitori

Tra le soluzioni probabilmente più semplici da percorrere e sicuramente più immediate per facilitare il processo di responsabilizzazione dei figli c'è quella di permettere loro di allontanarsi dalla casa dei genitori, quella in cui sono cresciuti. Spingendoli ad effettuare esperienze all'estero, invitandoli a viaggiare, ma anche consentendo loro il trasferimento in un'altra sede. A quale età, dunque, un figlio dovrebbe lasciare la casa dei genitori? Ecco la risposta della dottoressa Pigozzi.

"Quando si sono terminati gli studi, senza aspettare il lavoro della vita. Anche se si fanno piccoli lavori o lavori di passaggio, bisogna uscire".

Di seguito il video integrale dell'intervista alla dottoressa Pigozzi. 



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