Trovato nei topi gene sedentarietà, possibili ricadute sull'uomo
08 settembre 2019, ore 08:00
La scoperta apre a nuovi studi sui geni legati all'inattività fisica anche nell'uomo
Identificato nei topi un gene legato alla sedentarietà che potrebbe avere implicazioni nell'inattività fisica anche nell'uomo. La ricerca, coordinata da Frank Booth dell'Università del Missouri, è stata pubblicata sulla rivista Molecular Neurobiology. "Ricerche precedenti hanno mostrato che i geni svolgono un ruolo nell'inattività fisica e - rileva Booth - poichè la sedentarietà porta a malattie croniche, volevamo identificare quali geni fossero coinvolti. Ne abbiamo scoperto uno in particolare, il gene Alfa inibitore della protein-chinasi, che svolge un ruolo significativo". La ricerca, durata dieci anni, ha preso in esame ottanta topi maschi allevati con altrettante femmine. I roditori sono stati posizionati su ruote da corsa volontarie, simili a quelle vendute nei negozi di animali, per esaminare quali corressero di più e quali meno. Dai test è emerso che il gene in questione era significativamente meno presente negli animali pigri. "Questa ricerca apre la strada a quella futura per identificare altri geni che potrebbero essere coinvolti nell'inattività fisica anche nell'uomo". La chiave in cui agire, secondo Booth, è la prevenzione. "La mancanza di attività motorie contribuisce a oltre quaranta malattie croniche e invece di concentrarsi sui modi per curarle dopo che si sono già sviluppate, comprendere i fattori che contribuiscono al loro insorgere potrebbe aiutare a prevenirle".