Truffe agli anziani, fenomeno dilagante, prosegue la campagna informativa dell'Arma dei Carabinieri

Truffe agli anziani, fenomeno dilagante, prosegue la campagna informativa dell'Arma dei Carabinieri

Truffe agli anziani, fenomeno dilagante, prosegue la campagna informativa dell'Arma dei Carabinieri Photo Credit: AGENZIA FOTOGRAMMA,IT


40.000 le denunce dall'inizio dell'anno, oltre 1400 arresti per truffe o frodi informatiche, salgono le richieste telefoniche di aiuto

Un esercito di truffatori si dedica agli inganni costruiti apposta per gli anziani. A loro difesa è stata lanciata dall’Arma dei Carabinieri anche una campagna nazionale con un video diventato virale, in cui il testimonial è Lino Banfi il ''Nonno d'Italia''. Partita il 10 luglio scorso ha fatto registrare risultati positivi, affiancandosi alle attività svolte sul territorio, e finisce per consolidare il secolare rapporto di fiducia tra l'istituzione ed il cittadino. L'iniziativa, nata per contrastare un fenomeno in preoccupante crescita, ha già raccolto significativi risultati a pochi mesi dal suo avvio. La popolazione di una certa età comincia a riconoscere gli inganni. Secondo i dati forniti dai comandi dell'Arma dislocati in tutta Italia, si verifica una concreta crescita delle segnalazioni telefoniche alle centrali operative da parte degli anziani. Sono circa 7.000 le segnalazioni telefoniche ricevute dalle compagnie operative su territorio, di cui circa 2.500 dall'inizio della campagna. Le segnalazioni, unite alle attività investigative condotte dai reparti dell'Arma, hanno consentito da inizio anno di denunciare oltre 40.000 persone per truffe o frodi informatiche e trarre in arresto oltre 1.400 persone.


I finti carabinieri

Tra i raggiri messi in atto dai criminali risulta diffusa la ''truffa del finto carabiniere''. Spacciandosi al telefono per personale o collaboratori dell'Arma i malfattori ingannano anziani, sottraendogli denaro e oggetti preziosi. Per questa tipologia di truffa da inizio anno sono state arrestate circa 200 persone e ne sono state deferite quasi 3.000. Il modus operandi è simile in tutta la penisola .Le vittime sono scelte a caso, con telefonate a caso e poi contattate dai finti militari dell'Arma.I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da congiunti: figli, nipoti, convincendoli a sborsare somme di denaro, ma anche gioielli e orologi per ottenere la scarcerazione dei parenti. Oppure presentandosi direttamente a casa delle vittime con distintivi contraffatti, indossando cappelli da baseball o pettorine con la scritta ''Carabinieri'' per inventando storie , ma anche estorcendo, con le armi soldi in contanti e oggetti in oro approfittando del loro stato di solitudine.

La rete di protezione è sempre fitta

Intensa  la costante attività informativa e di prossimità, portata avanti dai Reparti dell'Arma Territoriale, con particolare riferimento alle stazioni Carabinieri che vivono quotidianamente le comunità, rappresentando punti di riferimento presenti e affidabili. Tra le attività peculiari dei comandanti di stazione restano punti fermi: gli incontri formativi con la cittadinanza, circostanza utile anche alla distribuzione di un opuscolo informativo sui consigli utili per prevenire il fenomeno criminoso; la condivisione di informazioni con i direttori degli istituti di credito e degli uffici postali; la collaborazione con le parrocchie, gli organi di informazione, le associazioni e le istituzioni locali per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno delle truffe a danno delle fasce deboli.



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