Trump al lavoro per ridisegnare la nuova America. Una corte federale si oppone
29 gennaio 2025, ore 10:00 , agg. alle 10:49
Non si ferma il piano del neopresidente per trasformare gli Stati Uniti in un luogo meno attento ai diritti civili interni. in discussione anche il finanziamento alle organizzazioni umanitarie internazionali.
Tiene banco in America la tensione per l’esplosione del caso dell’Intelligenza artificiale e firma cinese. Deepseek rischia di affossare le aziende del Bigtech statunitensi in borsa e in termini di diffusione. Ma sottotraccia, la rivoluzione trumpiana continua a cercare di stravolgere l’impianto della democrazia più potente del mondo.
BLOCCO DEI FINANZIAMENTI
Il neopresidente aveva firmato decreti per sospendere tutti i finanziamenti e prestiti federali potenzialmente contrari all’esecuzione degli ordini emanati dalla sua amministrazione. Tra gli altri, si tratta delle sovvenzioni a tutti i programmi delle organizzazioni internazionali che si occupano di diversità equità e inclusione, oltre a quelli relativi al Green Deal. La direttiva aveva creato molto allarme e tanta confusione anche sul fronte interno, perché, nonostante la direttiva avesse escluso programmi di assistenza statali come il Medicare e i prestiti per gli universitari, alcune organizzazione che si occupano della gestione di questi finanziamenti non riuscivano ad entrare nei siti web governativi di gestione.
BLOCCO DEGLI ORDINI
Ma pochi minuti prima che la direttiva entrasse in vigore, una corte federale ha sospeso il congelamento. Il blocco degli aiuti avrebbe dovuto entrare in vigore alle 17:00 ora locale di martedì. A seguito di un appello da parte di ONG e potenti stati democratici, la sentenza è stata sospesa fino a lunedì prossimo, 3 febbraio, da un giudice federale di Washington, la signora Loren Alikan, nominata da Biden. Il caso verrà, dunque, affrontato dai giudici.
LA CONFUSIONE INTERNA
Secondo alcuni media americani, a livello interno, la direttiva minaccia l’elargizione di fondi per amministrazioni statali, locali e nativi americani, contro i disastri naturali, per le scuole e i trasporti. A livello internazionale, è l’Onu la prima organizzazione a prendere contromisure per assorbire l’impatto dei nuovi provvedimenti. Tra i 'tagli' previsti dall’ente internazionale, ci sono il rinvio di 90 giorni nell'ordinazione di nuove forniture (fatta eccezione per le emergenze), il blocco delle assunzioni e dei contratti e l'interruzione di tutti i viaggi aerei internazionali. "Dobbiamo procedere con molta cautela - si legge nella e-mail - nelle prossime settimane per mitigare l'impatto di questa incertezza sui finanziamenti sui rifugiati e sugli sfollati, sulle nostre operazioni e sui nostri team. Questi passaggi ci aiuteranno a gestire le risorse mentre attraversiamo questo periodo difficile. Ciò che è chiaro è che più che mai dobbiamo continuare a dimostrare l'impatto e l'efficienza del nostro lavoro" hanno dichiarato i vertici dell’organizzazione.
UN PASSO INDIETRO SUI DIRITTI
Continua l’operazione di make up delle istituzioni voluta dal neopresidente. Donald Trump, infatti, ha firmato un ordine esecutivo volto a limitare le transizioni di genere per le persone di età inferiore ai 19 anni. "È politica degli Stati Uniti non finanziare, sponsorizzare, promuovere, assistere o supportare la cosiddetta 'transizione' di un bambino da un sesso all'altro e applicheremo rigorosamente tutte le leggi che proibiscono o limitano queste procedure distruttive e che cambiano la vita", ha affermato Trump in una dichiarazione. Inoltre la Casa Bianca è pronta a pagare fino al 30 settembre i dipendenti federali che non vogliono tornare in ufficio, a condizione che si dimettano entro il 6 febbraio: lo rivela Axios citando un funzionario dell'amministrazione. La Casa Bianca si aspetta che dal 5% al10% dei dipendenti federali accetti l'offerta