Trump vince anche a Springfield, la città in cui gli haitiani secondo il tycoon mangerebbero cani e gatti
06 novembre 2024, ore 18:30
Il nuovo presidente Usa ha incrementato i consensi nella città dell'Ohio nonostante la frase choc pronunciata durante la campagna elettorale
Donald Trump, che a gennaio diventerà ufficialmente il nuovo presidente degli Stati Uniti, ha trionfato alle urne anche nella città che è stata oggetto di una delle maggiori cadute di stile del tycoon durante la campagna elettorale. Il miliardario, che si appresta a tornare alla Casa Bianca dopo essersi fermato per un mandato, ha sbaragliato l’avversaria Kamala Harris non solo in Ohio ma anche nella grande contea in cui si trova Springfield, la città finita sotto i riflettori per le false teorie espresse da Trump e dal suo vice JD Vance in merito agli immigrati haitiani residenti, appunto, a Springfield accusati di rapire e mangiare cani e gatti della comunità locale. Donald Trump ha ricevuto il 64% delle preferenze nella contea di Clark, di cui fa parte anche la città di Springfield. Qui, nonostante l’assurda dichiarazione che aveva sollevato un polverone, il trionfatore delle presidenziali ha visto accrescere i consensi rispetto alla consultazione del 2020, quando il candidato repubblicano si assesto sul 60% delle preferenze.
Trump vince anche nella città delle polemiche
Tra i tanti dati emersi dalle elezioni, che hanno consegnato a Trump un nuovo mandato, quello che ha fatto più clamore ha riportato in primo piano le parole del tycoon sugli immigrati haitiani della città di Springfield soliti, a suo avviso, a mangiare animali domestici. L’affermazione sconnessa dalla realtà si è rivelata un boomerang di voti. Un motivo potrebbe essere rilevato nella difficile convivenza tra la popolazione locale e la popolazione haitiana che ha beneficiato del Temporary Protected Status, la protezione temporanea che viene assegnata a coloro che fuggono da crisi gravi. Il terremoto del 2010 e la crisi politica in corso a Haiti hanno incentivato molti residenti a cercare migliori condizioni di vita in particolare a Springfield, diventata la destinazione più gettonata per il basso costo della vita, la disponibilità di lavoro, e il supporto messo in campo dalla vasta comunità haitiana già presente, in grado di sostenere l’inserimento di ulteriori cittadini haitiani.
Come era nata la fake news sugli haitiani che mangiano i gatti
Tutto sarebbe nato da un post pubblicato sui social di una certa Erika Lee, residente a Springfield, cittadina di 60mila abitanti del Midwest. La donna in un messaggio avrebbe scritto di avere saputo che la figlia di un'amica aveva visto il suo gatto appeso a un ramo, come si fa con un cervo da macellare, presso l’abitazione dei vicini di casa haitiani. Una notizia priva di fondamento che, però, all’epoca dei fatti ha alimentato la campagna di odio contro gli haitiani. Dilagando online tale notizie è stata poi accompagnata da altre storie su animali domestici rapiti per essere mangiati, tra cui cani e oche, finendo in conclusione con la citazione ad opera di Donald Trump.