Turchia, opposizione, a Istanbul calpestata volontà popolare
07 maggio 2019, ore 16:00
La vittoria alle amministrative dell’opposizione è stata annullata, si rivoterà il 23 giugno
In Turchia, sono violente le polemiche dopo la decisione di ieri sera della Commissione elettorale suprema (Ysk) di annullare per presunti brogli la vittoria alle amministrative del 31 marzo scorso. A Istanbul, aveva vinto il candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu, il voto verrà ripetuto il 23 giugno. "La volontà popolare è stata calpestata", queste le dure parole pronunciate stamattina da Meral Aksener, leader del partito Iyi di opposizione in Turchia. Imamoglu, membro del socialdemocratico Chp, era sostenuto anche dall'Iyi e da altre forze minori. Il suo successo di misura aveva tolto dopo 25 anni la guida della metropoli sul Bosforo ai conservatori islamici del presidente Recep Tayyip Erdogan. Si trattava quindi di un risultato storico. I vertici del Chp stanno tenendo al momento una riunione ad Ankara per decidere la strategia da attuare. Non sarebbe escluso neppure un clamoroso boicottaggio delle nuove elezioni fissate per il 23 giugno prossimo. La decisione dell'Ysk viene intanto definita come un "golpe" dal quotidiano Birgun, uno dei pochi giornali di opposizione rimasti in Turchia dopo la forte stretta sui media degli ultimi anni da parte del governo Erdogan.
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