Turismo, in Italia nel 2024 +18% arrivi rispetto al 2023. Ma l'aumento dei prezzi è un problema
29 ottobre 2024, ore 16:00
Ecco i dati presentati ufficialmente dalla presidente di Federturismo Marina Lalli
Buone notizie per il turismo in Italia. In base a quanto annunciato dalla presidente di Federturismo Marina Lalli nella sua relazione all'assemblea di Federturismo-Confindustria in corso a Roma, nel 2024 si è registrato un "aumento del 18% degli arrivi internazionali rispetto al 2023". Un dato in crescita legato "all'importante domanda di mercati quali Francia, Germania e le Americhe e in particolare dell'America del Nord".
Turismo in Italia: i dati
Per quanto riguarda l'estate scorsa, a luglio e agosto è stata osservata "una positiva saturazione di tutte le strutture ricettive, e ad agosto l'Italia tra i competitor del Mediterraneo per le prenotazioni online si è guadagnata il 2° posto". La presidente Lalli ha aggiunto: "Le località balneari, lacuali sono al 50%, le località termali al 46% e la montagna al 44%". Milano, Roma e Venezia si confermate gli hub di arrivo "più importanti che rappresentano il 70% degli arrivi".Il campanello d'allarme
Tra tanti dati positivi, ce n'è anche uno che suona come un campanello d'allarme. Lalli ha osservato che l'inflazione turistica ha registrato "un aumento medio dei prezzi del 3,6% in estate sui costi di alloggio e di ristorazione". Per esempio, ad agosto, "molto popolato da un turismo domestico, riesce a fatica a stare al passo a percentuali di occupazione piena". Guardando verso il futuro, il 2024 è considerato un anno chiave per il turismo, alla luce della "grandissima ripresa nonostante tutte le sfide geopolitiche in atto". Infatti, ha spiegato Lalli, "secondo il Uwto la stima del turismo internazionale supererà del 2% iivelli prepandemici, l'Europa ha recuperato il 94% dei volumi pre crisi già nel 2023 e prevediamo 800 milioni di arrivi entro la fine dell'anno e quindi Europa ed Americhe rispettivamente recupereranno il 99 e il 97% dei volumi pre covid".I turisti senior e le terme
La cosiddetta Longevity economy, ossia l'insieme delle attività economiche e delle opportunità di mercato create dal crescente invecchiamento della popolazione, ha un impatto fondamentale sul settore turistico "perché c'è un aumento esponenziale dei viaggiatori senior che hanno tempo e risorse per viaggiare in momenti dell'anno meno soliti e si aprono prospettive per il turismo legato al benessere, alla salute e alle esperienze culturali e questo significa cambiare l'offerta con programmi su misura". In particolare, questa fascia di turisti è molto collegata al turismo termale.Argomenti
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