Le strade affollate nelle tante festività e gli alberghi pieni di questa estate ce lo avevano suggerito, ma oggi arriva la conferma: il turismo italiano torna a registrare numeri da record, segnando una crescita anche sui livelli pre – pandemia. A certificarlo è una ricerca dell’Osservatorio Travel Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
IL PRIMATO DELL’ONLINE
A trainare il fenomeno è l’e-commerce, che tocca i 17 miliardi di euro nel settore dei trasporti, che rappresentano il 71% della spesa complessiva, e 19,4 miliardi nel settore ricettivo. Un mercato, quello online, che è cresciuto più velocemente di quello tradizionale. Si stima infatti che nel 2023 su 10 euro spesi, 7 derivino da canali online, con utenti più propensi a prenotare attraverso canali diretti che indiretti.
LA CRESCITA SUL 2019
Ma se guardiamo al settore turismo nel suo totale, emerge che il comparto dei trasporti vale complessivamente 23,7 miliardi di euro, con una crescita del 41% sul 2022 e del 9% sul 2019, l'ultimo anno prima del Covid, che aveva portato restrizioni e difficoltà. In ripresa anche il settore ricettivo, che considerando sia i flussi esteri che quelli domestici, nel 2023 raggiunge quota 35,8 miliardi, in crescita dell'11% rispetto al 2022 e del 7% sul 2019.
2024, L’ANNO DEL “TURISMO DELLE RADICI”
Dati incoraggianti, a cui si aggiungono le previsioni per il 2024, che sarà caratterizzato da un grande flusso dall’estero, trainato dalle 60 milioni di persone italiane emigrante nel mondo, che torneranno a visitare i luoghi d’origine loro o dei loro antenati. Emerge da un’analisi Confcommercio e Swg sulle comunità italiane presenti in 8 Paesi. Un turismo
“delle radici” che potrebbe generare, secondo le stime, una spesa annua di 8 miliardi di euro. Tra le motivazioni del viaggio, l’incontro con la famiglia sì, ma anche il fascino delle bellezze artistiche e la passione per la cucina.