Tutti salvi gli sciatori travolti da una valanga in Austria, un morto in Val Senales, neve e gelo in Nord America
Tutti salvi gli sciatori travolti da una valanga in Austria, un morto in Val Senales, neve e gelo in Nord America
26 dicembre 2022, ore 10:36
In Austria sono stati tratti in salvo tutti i dieci sciatori che sono stati travolti da una valanga. Un morto invece in Val Senals, Alto Adige. Bufera di vento gelo e e neve in Nord America e anche in Giappone
LIETO FINE IN AUSTRIA, UN MORTO IN VAL SENALES
Sono gravemente feriti, ma salvi. Gli ultimi due sciatori travolti da una valanga in Austria sono stati recuperati e portati in ospedale. Ieri un gruppo di dieci persone era stato investito da una grande massa di neve, è successo nella località sciistica di Lech Zurz, a 2700 metri d’altitudine nella zona di Voralberg. Delle dieci persone rimaste sotto la neve, quattro sono in ospedale, altre sei se la sono cavata con qualche acciacco e tanto spavento. La polizia ha dichiarato il “cessato allarme”, non ci sono più persone che mancano all’appello. Nessun lieto fine in Val Senales, in provincia di Bolzano. Uno scialpinista ha perso la vita sotto una valanga. La vittima aveva 63 anni, abitava a Meltina (sempre in Alto Adige), ieri non aveva fatto ritorno a casa dopo una giornata passata sugli sci. Sono scattate le ricerche, anche di notte, alla fine il corpo è stato individuato e recuperato.
NORD AMERICA E GIAPPONE IN GINOCCHIO PER IL GELO
La bufera di vento e neve che ha gelato Canada e Stati Uniti non si allenta e peggiora il bilancio delle vittime: si calcola che i morti provocati (direttamente o indirettamente) da questa ondata di gelo siano almeno 38. La maggior parte delle vittime si registra negli Stati Uniti, la zona più colpita è lo stato di New York, che si estende ben al di sopra della metropoli della Grande Mela. Come detto, il Canada non è esente dall’emergenza: nelle ultime ore quattro persone sono morte in un incidente, con un pullman che si è ribaltato dopo uno sbandamento su una strada ghiacciata: è successo nella cittadina di Merritt, nella provincia occidentale della British Colombia, non lontano da Vancouver. Negli Stati Uniti i disagi sono notevoli: traffico aereo in tilt, con centinaia di voli cancellati e molti altri che decollano e atterranno con robusti ritardi. In molte abitazioni manca l’energia elettrica, anche se il numero dei black out sta calando rispetto ai giorni scorsi, quando erano rimaste al buio un milione e settecentomila persone, ora il problema riguarda circa duecentomila abitanti. E il maltempo insiste anche dall’altra parte del mondo, in Giappone: almeno 17 persone sono morte negli ultimi 10 giorni a causa delle pesanti nevicate, che hanno causato blackout elettrici in migliaia di abitazioni. Le zone più colpite del Paese sono la costa occidentale e l'isola settentrionale di Hokkaido. La neve ha raggiunto fino a un metro di profondità in sole 24 ore in alcune località, come la cittadina di Oguni, nella regione nord-occidentale di Yamagata. Il governo ha avvertito la popolazione delle aree più colpite a restare in casa e a evitare di mettersi in automobile, dopo che molti veicoli sono rimasti impantanati nella neve, bloccando le strade.