Tyson, usavo l’urina dei miei figli per i test antidoping
08 agosto 2019, ore 20:00
L’ex campione di pugilato ha confessato la sua strategia. Utilizzava un pene finto, contenente le urine dei figli, per eludere i test antidoping
Mike Tyson, uno dei più forti pesi massimi della storia del pugilato, torna a far parlare di sé. In una intervista all’emittente televisiva Espn , ha confessato di aver truccato i test antidoping utilizzando l’urina dei figli. “Volevo prendere quella di mia moglie, ma c’era il rischio di risultare incinto – ha dichiarato Tyson- .Così ho pensato di utilizzare quella dei miei figli”. Per attuare il piano, il pugile utilizzava un pene finto che il personale del suo staff portava sempre con sé. Mike ha spiegato che è sempre riuscito a far voltare gli agenti con la scusa di non volersi mostrare nudo davanti ad altri uomini. Tyson finisce così ancora una volta nella bufera: già tristemente famoso per aver maltrattato diverse sue compagne, era noto anche per aver speso 300 milioni di dollari tra auto di lusso, ville da sogno, mogli, amanti e soprattutto in cocaina. Nel 2006, inoltre, venne arrestato in Arizona per possesso di droghe pesanti e guida in stato di ebbrezza. “Sono un tossico dipendente” disse agli agenti che lo fermarono. Nonostante la reclusione e il passato turbolento, Tyson non smette di stupire.