Ubriaco e senza patente investì e uccise 15enne in bici, condannato a sette anni di carcere
Ubriaco e senza patente investì e uccise 15enne in bici, condannato a sette anni di carcere Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 giugno 2024, ore 15:47
La giudice non ha riconosciuto le attenuanti al 33enne accusato di omicidio stradale
La procura aveva chiesto per l'imputato una pena di quattro anni e otto mesi. La giudice di Milano Rossana Mongiardo non ha riconosciuto però le attenuanti, condannando Bogdan Pasca, 33 anni, a sette anni e quattro mesi per omicidio stradale. Nel luglio del 2023 l'imputato aveva travolto due quindicenni che stavano attraversando in bicicletta sulle strisce pedonali una strada di Garbagnate milanese, in provincia di Milano, causando la morte di uno dei due, Valentino Colia. L'altra giovane fu ricoverata in gravi condizioni in ospedale. Al momento della tragedia, l'uomo stava guidando un furgone ubriaco e senza una patente valida.
La tragedia
L'imputato era già stato denunciato diverse volte dal 2016 per guida in stato di ebbrezza e perché senza patente, commettendo più volte infrazioni stradali. Al momento della tragedia Pasca era in affidamento ai servizi sociali ed era stato anche denunciato dal datore di lavoro dopo che si era appropriato del mezzo della ditta che guidava la sera dell'incidente. Sera in cui il 33enne guidava a circa ottanta chilometri orari lungo una strada di Garbagnate milanese con un limite di velocità di cinquanta chilometri orari, travolgendo le bici e facendo sbalzare i due minorenni a quasi quaranta metri dal luogo dell'incidente, mentre questi stavano attraversando la strada in bicicletta sulle strisce pedonali.
La sentenza
Non riconoscendo le attenuanti, la giudice di Milano ha inoltre stabilito come pena accessoria per l'imputato di origine romena l'espulsione a fine pena. Trattandosi di rito abbreviato, la condanna si avvicina alla pena massima prevista in questi casi per omicidio stradale. Le motivazioni saranno in ogni caso depositate entro novanta giorni. La sentenza arriva dopo che erano state respinte due richieste di patteggiamento. La prima di queste era a quattro anni, giudicata non congrua da un altro giudice. Con l'ultima richiesta del pm le parti civili avevano poi fatto presente che anche in questo caso la pena richiesta era troppo bassa. Alla fine, la sentenza è stata accolta con un pianto liberatorio di un amico della vittima e con gli occhi lucidi della sua famiglia. "La giudice ha dato il massimo della pena che si dà in questi casi, anche se Valentino non tornerà un minimo di giustizia è stata fatta". Questo il commento della madre della vittima. "È stata fatta giustizia con la legge sugli omicidi stradali, questa sentenza è andata oltre le aspettative".