Uccisa a fucilate a San Benedetto dei Marsi l'orsa Amarena, con lei c'erano i cuccioli. Indagini in corso
Uccisa a fucilate a San Benedetto dei Marsi l'orsa Amarena, con lei c'erano i cuccioli. Indagini in corso Photo Credit: agenziafotogramma.it
01 settembre 2023, ore 11:59 , agg. alle 10:06
L'uomo che ha sparato contro l'animale ha raccontato ai Carabinieri di aver temuto un'aggressione. Ma la vicenda fa insorgere ambientalisti e politici
Si è difeso dicendo di temere un’aggressione, l’uomo che ha ucciso a colpi di fucile l’orsa Amarena a San Benedetto dei Marsi, in provincia de L’Aquila, comune che lambisce il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo. Ma dal presidente della Regione, Marco Marsilio, alle associazioni ambientaliste si levano voci di condanna per l’accaduto. Ha parlato di atto gravissimo "nei confronti dell'intera Regione che lascia dolore e rabbia per un gesto incomprensibile", ha detto Marsilio che ha anche sottolineato come "in tutti questi anni le comunità fuori e dentro ai parchi hanno sempre dimostrato di saper convivere con gli orsi senza mai interferire con le loro abitudini". Il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo Luciano Sammarone ha espresso amarezza per la morte dell’animale e ha spiegato di avere difficoltà a credere che si sia trattato di difesa. "L'orsa Amarena non ha mai attaccato nessuno. Ma anche io non giudico e non mi esprimo fino a quando le indagini riveleranno che cosa è accaduto", ha dichiarato. Il ministro dell'Ambiente Pichetto Fratin ha chiesto di fare chiarezza sull'accaduto 'L'uccisione di una femmina di orso marsicano rappresenta un episodio grave, sui cui è doveroso fare quanto prima chiarezza", ha detto il ministro.
A San Benedetto da due giorni
Il primo avvistamento dell'orsa in città era avvenuto mercoledì. Da allora l'esemplare si è aggirata nelle stradine di San Benedetto senza manifestare aggressività. Amarena era insieme ai suoi cuccioli che, dopo la morte della madre, sono poi scappati. Lo ha raccontato il sindaco di San Benedetto, Antonio Cerasani, che ha parlato di un animale che puntava ai pollai per cercare cibo.
Orsa uccisa non è la prima
Dal 2010 ad oggi 15 orsi sono stati uccisi nel centro Italia di cui 3 nel territorio dei parchi del centro Abruzzo. È il triste report che emerge nel giorno della morte violenta di Amarena. Gli esemplari, negli anni, sono stati uccisi principalmente da bocconi avvelenati, malattie trasmesse dal bestiame allevato, bracconaggio e da altre cause che ancora oggi restano sconosciute. Amarena è stata uccisa a fucilate. Stessa sorte toccò il 12 settembre 2014 ad un altro orso bruno marsicano nel territorio comunale di Pettorano sul Gizio. L'autore dell'episodio è stato condannato nel 2021 dalla Corte di Cassazione al pagamento delle statuzioni civili. Il destino di mamma Amarena si incrocia con quello del piccolo Juan Carrito, star dei social e simbolo dell'Abruzzo, investito e ucciso lo scorso gennaio sulla statale 17 nel territorio comunale di Castel Di Sangro.