Ucraina: Biden, non ci sono prove che Mariupol sia completamente in mani russe
21 aprile 2022, ore 19:00
Il Presidente degli Stati Uniti ha firmato un pacchetto di 800 milioni di dollari di aiuti militari per Kiev
Non ci sono prove che Mariupol sia caduta completamente in mani russe. Così Joe Biden, dopo aver firmato alla Casa Bianca un altro pacchetto di 800 milioni di dollari di aiuti militari per Kiev, che comprende anche artiglieria pesante, droni tattici e cannoni, volto a contrastare l'offensiva di Mosca a est. La guerra è in una fase cruciale e siamo determinati a combattere i tiranni, ha aggiunto il leader americano, nel corso di una conferenza stampa. Dal presidente degli Stati Uniti è arrivato anche lo stop alle navi russe che non potranno più attraccare nei porti statunitensi.
Putin, abbiamo il controllo della città di Mariupol
Putin ha parlato di un successo in merito alla presa di Mariupol che, secondo il Cremlino, ora è controllata dalle proprie truppe. Il presidente russo ha annullato l’ordine di assaltare l’acciaieria roccaforte della resistenza ucraina dove si trovano ancora 2 mila soldati. Non c’è bisogno di addentrarci in quelle catacombe, ha detto Putin, ma da quell’area non deve uscire neanche una mosca. Nessun autobus è' riuscito ad arrivare oggi nella città martire per evacuare i civili in trappola. Il presidente ucraino Zelensky ha riferito che a Mariupol è stato distrutto il 95% degli edifici.
Nuovi orrori nei territori della regione di Kiev
Sono commosso nel verificare per le vie di Borodyanka l'orrore e le atrocità della guerra di Putin. Così il premier spagnolo, Pedro Sanchez, dopo una visita nella città a nord ovest di Kiev dove nelle ultime ore sono stati trovati altri nove cadaveri, alcuni con segni di tortura. Negli obitori della regione della capitale si trovano attualmente i corpi di oltre mille civili. E’ quanto riferiscono fonti ucraine. Prosegue l’offensiva nel Donbass del Cremlino e Kharkiv è sotto una pioggia di bombe. Le Nazioni Unite stimano che gli sfollati interni in Ucraina a causa della guerra siano oltre 7,7 milioni, fuggiti dalle loro case e rimasti all'interno de Paese. La cifra resa nota dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite è in aumento rispetto a quella di 7,1 milioni, diffusa lo scorso 5 aprile. E’ salito a 208 il numero di bambini morti dall’inizio dell’invasione.