Ucraina: il presidente Usa Joe Biden accusa Putin, pronto all'uso di armi chimiche, tensioni tra Usa e Russia
22 marzo 2022, ore 08:30
L'ambasciatore americano John Sullivan convocato da Mosca per rispondere delle dichiarazioni di Biden che ha definito Putin, "criminale di guerra"; sono sempre di più le vittime civili, 925 secondo l'Onu
Biden accusa Putin: vuole usare armi chimiche
Nelle ultime ore sono risuonate nuovamente in 17 delle 24 regioni ucraine, le sirene degli allarmi anti-aereo. E si riaffaccia anche la paura delle armi chimiche e biologiche: le accuse russe che Kiev abbia tali armamenti "sono false" e un "chiaro segnale" che Vladimir Putin "starebbe valutando di usarli entrambi" nella guerra, ha affermato il presidente americano Joe Biden. Il suo omologo russo sarebbe infatti "con le spalle al muro" e "sta preparando nuove operazioni sotto falsa bandiera", secondo il leader Usa. Biden ha poi confermato che la Russia ha utilizzato anche missili ipersonici nei bombardamenti in Ucraina. Ma "con le stesse testate impiegate sugli altri missili non fanno molta differenza, tranne che per il fatto che e' quasi impossibile intercettarli", ha sottolineato il presidente americano.
Zelensky: forze russe rallentano
Presunte difficoltà dell'esercito russo (come quelle citate da Zelensky in un video-messaggio pubblicato la notte scorsa) troverebbero conferma nell'annuncio fatto stanotte dallo Stato maggiore ucraino, secondo il quale le forze armate di Kiev hanno riconquistato l'insediamento urbano di Makariv, 60 chilometri a ovest della capitale. "La bandiera ucraina è stata issata sulla città" e le forze russe sono state respinte, hanno detto i militari. Ieri sarebbe stato anche abbattuto un jet russo, ha affermato il presidente ucraino che poi si è scagliato contro i piloti dei caccia di Mosca: "Hanno sicuramente il vuoto al posto del cuore, al posto dell'anima, al posto di tutto cio' che rende umani", ha detto. L'esercito ucraino parla anche di 14 tank russi distrutti, insieme ad altri mezzi militari.
Russi senza scorte tra tre giorni
Restano però in mano russa il corridoio terrestre con la Crimea e l'accesso al Mar d'Azov, rilevano le stesse fonti in un ultimo rapporto dal campo. Ma le scorte delle truppe russe finiranno "in tre giorni", secondo lo stesso documento. Inoltre, le forze russe hanno "aumentato" la loro presenza nello spazio aereo ucraino nelle ultime 24 ore: lo rende noto l'esercito del Paese, secondo quanto riporta la Bbc. "Oltre all'uso di molti velivoli senza pilota, il nemico usa bombardieri, aerei d'assalto e da combattimento, missili da crociera e missili balistici in varie direzioni", ha affermato il Comando dell'aeronautica ucraina in un comunicato. Ieri, prosegue la nota, l'Ucraina ha abbattuto un aereo, due elicotteri e sei droni russi.
Dramma umanitario
Un'aggressione che secondo i dati Onu ha già causato almeno 925 morti tra la popolazione civile. Un cifra che sarà presto rivista al rialzo, secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Unhchr). Secondo l'agenzia Onu, il totale dei feriti civili al 20 marzo è di 1.496. Tra i morti si contano 75 minorenni, mentre altri 99 giovanissimi risultano tra i feriti. La maggior parte delle vittime civili registrate sono state causate dall'uso di armi esplosive con ampia area di impatto, compresi i bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, missili e attacchi aerei.
Una nota di speranza
Nonostante il drammatico quadro d'insieme, a Kiev si nasce anche sotto le bombe. Da quando è cominciata l'invasione russa, sono nati più di 800 bambini. Lo ha annunciato il vicesindaco della capitale ucraina che ha dichiarato "La vita va avanti e avanti! In 25 giorni dall'inizio dell'invasione su larga scala dei russi, nella capitale sono nati 807 bambini: 427 bambini e 380 bambine. Tra i neonati 15 gemelli".