Zaporizhzhia, Dnipro, Kharkiv, Kiev, sulle regioni ucraine continuano i bombardamenti russi. Nella capitale colpite ancora una volta le infrastrutture energetiche, con nuove interruzioni della corrente e strutture per il riscaldamento scollegate dalla rete elettrica. Le autorità esortano i cittadini al risparmio, mentre l’esercito prova a fronteggiare gli attacchi.
L'ATTACCO A CAPODANNO
Kiev fa sapere di aver abbattuto, nelle scorse ore, 42 obiettivi aerei, un missile e 41 droni, lanciati dai russi. Colpito invece, nella notte di Capodanno, un alloggio militare di Makiivka, città ucraina nell’est del Donetsk, occupata dalle forze di Mosca. I media ucraini hanno parlato di 400 soldati russi morti e 300 feriti, pur senza rivendicare l'attacco, anche se le informazioni sul numero di vittime sono contrastanti. Secondo il Ministero della Difesa di Mosca infatti, i militari russi uccisi sono 63.
IL SOSTEGNO DELL'UNIONE EUROPEA
Intanto l'Unione Europea ribadisce il suo pieno sostegno a Kiev, anche materiale.
"L'Ue è al vostro fianco, per tutto il tempo necessario. Sosteniamo la vostra eroica lotta. Una lotta per la libertà e contro la brutale aggressione. Vi sosteniamo in questo inverno con generatori, lampadine, rifugi e scuolabus" ha scritto su Twitter la Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, riferendo di una chiamata di auguri intercorsa con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Presto inizieremo a erogare il nostro pacchetto di sostegno di 18 miliardi di euro in tranche mensili" ha aggiunto
"Attendo con ansia di incontrarti di nuovo presto in Ucraina".
9 MILIONI DI RIFUGIATI SOLO IN POLONIA
"Ci sentiamo supportati e vinceremo insieme" ha scritto in risposta il presidente Zelensky, ricordando l'appuntamento del vertice tra Unione europea e Kiev in programma il 3 febbraio. Alla vigilia del nuovo anno Zelensky aveva dichiarato che l'Ucraina continuerà a combattere, auspicando che il 2023 sia l’anno in cui gli ucraini torneranno a casa. E sono molti i cittadini che hanno dovuto lasciare il loro Paese. Secondo le autorità polacche dall’inizio della guerra i rifugiati arrivati sono quasi 9 milioni.