Ucraina: Mariupol sotto le bombe, civili deportati in Russia, colpito a Kiev un centro commerciale

Ucraina: Mariupol sotto le bombe,  civili deportati in Russia, colpito a Kiev un centro commerciale

Ucraina: Mariupol sotto le bombe, civili deportati in Russia, colpito a Kiev un centro commerciale


Il Cremlino gela il negoziato tra Kiev e Mosca, nessuna base per un incontro Putin-Zelensky

A Mariupol cadono bombe ogni dieci minuti, riferiscono fonti locali, secondo cui alcuni residenti vengono deportati con la forza in Russia. Sono 45 mila le persone che sono riuscite a lasciare la città. Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno da Mariupol. L'Ucraina, lo ricordiamo, ha respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol, condizione che Mosca aveva imposto per acconsentire a un cessate il fuoco per l'evacuazione dei civili. “In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa". E' la testimonianza apparsa su Facebook di una cittadina di Mariupol. 


Ennesima notte di bombardamenti

Colpito un centro commerciale a Kiev, con un bilancio provvisorio di otto morti. Sul terreno è rimasto un enorme cratere. Coprifuoco rafforzato nella capitale da stasera a mercoledì mattina. Kiev resta la priorità per l'esercito russo, possibile una nuova offensiva, secondo l’intelligence britannica. Bombe anche a nord nella regione di Sumy, dove è sotto controllo la perdita di ammoniaca fuoriuscita da un impianto chimico, che aveva fatto temere per l’incolumità degli abitanti della zona. Le sirene sono tornate a suonare a Leopoli, città che si trova a 70 chilometri dal confine polacco. A sud due navi russe si sono avvicinate alla costa a hanno aperto il fuoco contro Odessa, danneggiati anche edifici residenziali. Un intervento della difesa contraerea di Odessa, ha abbattuto un drone, proprio accanto all’albergo che ospita i giornalisti. Il presidente ucraino Zelensky oggi ha postato un video su Telegram in cui fa ascoltare per 20 secondi il suono delle sirene che da 25 giorni si sentono in Ucraina, a causa dell'attacco russo al Paese. "L'avete sentita per soli 20 secondi, mentre noi la sentiamo da giorni, da settimane”, sottolinea Zelensky, riferendo che sono morti 115 bambini morti finora dall’inizio dell’invasione. 


Nessun risultato concreto dai negoziati

Al momento non ci sono ancora le basi per un incontro tra Putin e Zelensky, che avverrà quando ci saranno progressi significativi nei negoziati tra le delegazioni. Così oggi un portavoce del Cremlino. Questa mattina i colloqui in video conferenza tra le delegazioni sono durati un'ora e mezza. Ora i contatti proseguono tra i vari gruppi di lavoro attivati da Russia e Ucraina. 


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