Ucraina: Mosca, nessuna mobilitazione generale verrà annunciata il 9 maggio

Ucraina: Mosca, nessuna mobilitazione generale verrà annunciata il 9 maggio

Ucraina: Mosca, nessuna mobilitazione generale verrà annunciata il 9 maggio


A Mariupol verrà organizzata dai russi una parata il giorno dell'anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale

La Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all'Ucraina e quindi una mobilitazione generale, in occasione della ricorrenza del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino, Dmitry  Peskov. Secondo fonti dell’intelligence di Kiev,  i russi stanno ripulendo Mariupol da macerie e ordigni inesplosi, in vista della grande parata militare che il 9 maggio intendono tenere nella città portuale, controllata dai russi ad eccezione dell’acciaieria Azovstal,  dove sono asserragliati duemila militari ucraini e si trovano ancora 200 civili. Mosca ha negato di aver lanciato ieri un assalto contro lo stabilimento siderurgico. I militari ucraini possono ancora deporre le armi per avere salva la vita, è stato ribadito, dal ministro della Difesa russa, Sergei Shoigu, il quale ha riferito che l'intero perimetro della fabbrica è stato sigillato dalle forze del Cremlino.

Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili sia militari. E' difficile ma cerchiamo di risolvere la questione. Così  il presidente ucraino Zelensky in un video messaggio, diffuso nelle scorse ore. I tentativi di evacuazione proseguono. Oggi alcuni autobus, con a bordo civili, hanno potuto lasciare la città martire. Nel primo pomeriggio il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha riferito alla tv ucraina che sono stati persi i contatti con i combattenti di Kiev nell'acciaieria Azvostal, dove secondo il primo cittadino sono in corso violenti combattimenti. Nessuno spiraglio sul fronte diplomatico per Mosca da cui sono arrivate nuove minacce: veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati bersagli militari legittimi da parte dei russi.


Il Cremlino e Papa Francesco

Non c'e' alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin. E’ quanto ha reso noto il Cremlino, mentre la Chiesa ortodossa russa ha affermato che il Pontefice, nell'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha travisato la sua conversazione con il patriarca Kirill ed ha scelto un tono sbagliato per trasmetterne il contenuto. ''Siamo pastori dello stesso popolo di Dio. Ecco perché dobbiamo cercare vie di pace, per cessare il fuoco delle armi. Il patriarca non può diventare il chierichetto di Putin'', questa una delle frasi del Santo Padre criticata da Mosca .


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