Ucraina, parla l'ex collaboratore di Putin: "Un golpe in Russia è possibile". Biden frena sull'invio di F-16
31 gennaio 2023, ore 13:20
Secondo Abbas Gallyamov un colpo di stato militare è una possibilità. Nonostante le richieste di Kiev, gli Stati Uniti fanno sapere che al momento non invieranno i caccia
LE DICHIARAZIONI DELL'EX COLLABORATORE
Un colpo di stato militare in Russia è possibile e potrebbe arrivare nei prossimi 12 mesi. A dirlo è stato Abbas Gallyamov, l'ex speechwriter di Vladimir Putin, in un'intervista alla Cnn. Secondo l’ex collaboratore, per i russi sarà sempre più difficile sopportare una guerra che, dice, è persa, con l’economia che si sta deteriorando, cadaveri che tornano a Mosca e il Paese governato da quello che definisce “un vecchio tiranno, un vecchio dittatore”. Entro un anno, ha aggiunto Gallyamov, "quando la situazione politica cambierà e a capo del Paese ci sarà un presidente impopolare e odiato" in quel momento "un colpo di Stato diventerà una possibilità reale". Secondo l'analista Putin potrebbe anche annullare le elezioni presidenziali previste per il marzo 2024.IL CASO F-16
Intanto in Ucraina è stato diramato un nuovo allarme aereo su tutte le regioni per il pericolo di attacchi missilistici. Il portavoce dell’aeronautica militare di Kiev, Yuriy Ignat, ha fatto sapere che il Paese ha bisogno di almeno 200 caccia occidentali per proteggere i suoi cieli. "Al momento", ha detto l'ufficiale, "l'F-16 è il candidato più probabile per sostituire il vecchio aereo sovietico". Ma solo poche ore fa il presidente americano Joe Biden ha affermato che gli Stati Uniti non invieranno i caccia a Kiev, e ha annunciato che si recherà presto in Polonia. E proprio il vice ministro della Difesa polacco Wojciech Skurkiewicz ha ribadito che al momento a Varsavia non ci sono discussioni ufficiali sull'invio dei caccia F-16 all'Ucraina.L'INTESA TRA GIAPPONE E NATO
E nel suo punto stampa con il premier giapponese Fumio Kishida, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che la guerra in Ucraina non è una sfida solo europea. “Pechino osserva con attenzione cosa sta accadendo in Ucraina" ha detto e "questo potrà influenzare le sue decisioni future: ciò che accade oggi in Europa potrà accadere domani in Asia”. La Nato e il Giappone hanno concordato che la sicurezza nell'area transatlantica e dell'indopacifico è "interconnessa". Firmata anche una dichiarazione congiunta in cui si riafferma l'impegno ad approfondire la cooperazione e si condividono valori comuni di democrazia e diritti umani, oltre che interessi strategici.Argomenti
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