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Ucraina: Zelensky, pronti a scambiare territori con Mosca, trattative solo con garanzie Usa

Ucraina: Zelensky, pronti a scambiare territori con Mosca, trattative solo con garanzie Usa

Ucraina: Zelensky, pronti a scambiare territori con Mosca, trattative solo con garanzie Usa   Photo Credit: agenziafotogramma.it


11 febbraio 2025, ore 19:30

In un'intervista al Guardian, il presidente ucraino ha ipotizzato di cedere i territori nella regione di Kursk. Dal Wall Street Journal, l'accusa a Mosca: detenuti ucraini trattati senza pietà nelle carceri russe

A pochi giorni dal terzo anniversario dell’inizio della guerra tra Russia e Ucraina, la fine del conflitto potrebbe passare per uno scambio di territori: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere pronto a rinunciare all’area di influenza russa nella regione di Kursk in cambio di altri territori. Intanto, potrebbe essere vicino un incontro con il presidente americano Donald Trump, a cui chiedere garanzie in fase negoziale con Mosca.

Chieste garanzie agli Stati Uniti

“L'Europa da sola non sarebbe in grado di fornire le garanzie di sicurezza che l'Ucraina chiede per mettere fine alla guerra”, ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ribadendo la necessità che gli Stati Uniti continuino a sostenere militarmente Kiev. "Ci sono voci secondo cui l'Europa potrebbe offrire garanzie di sicurezza senza gli americani, e io dico sempre di no", ha affermato il presidente ucraino in un'intervista al Guardian. "Le garanzie di sicurezza senza l'America non sono vere garanzie di sicurezza", ha aggiunto. Zelensky ha quindi sottolineato che per la sicurezza dell'Ucraina è fondamentale che il sostegno militare degli Stati Uniti continui, citando l'esempio dei sistemi di difesa aerea Patriot.

Detenuti ucraini torturati nelle carceri russe

E secondo il Wall Street Journal, da tre anni a questa parte, ai prigionieri ucraini finiti nelle carceri russe sarebbero riservati trattamenti di inaudita violenza. Alle guardie sarebbe stato concesso di torturarli senza alcuna limitazione.  La ricostruzione del Wall Street Journal fa rabbrividire: il generale Igor Potapenko ha trasmesso l' ordine di "essere crudeli e senza pietà" alle unità di élite delle forze russe assegnate al servizio di guardia dei prigionieri di guerra ucraini, un ordine simile a quello impartito alle unità dispiegate in altre regioni.  Tra le torture inflitte  ci sono scosse elettriche prolungate nei genitali, percosse fino a spaccare i manganelli, colpi ripetuti sempre nello stesso punto durante la  giornata per impedire alle ferite di rimarginarsi e provocare  infezioni, assenza di cure mediche per portare le ferite in cancrena e  l'amputazione degli arti (almeno una persona è morta per setticemia). Gli abusi e le violenze sono state  confermate da tre diverse fonti - due elementi delle forze speciali e un medico - che hanno testimoniato alla Corte Penale Internazionale.


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