Ultima Generazione, riaperta l'A4 Torino-Milano dopo il blitz di questa mattina

Ultima Generazione, riaperta l'A4 Torino-Milano dopo il blitz di questa mattina

Ultima Generazione, riaperta l'A4 Torino-Milano dopo il blitz di questa mattina   Photo Credit: agenziafotogramma.it


19 ottobre 2023, ore 11:17 , agg. alle 12:29

Riaperta la circolazione sull'autostrada Torino-Milano dopo che una ventina di manifestanti di Ultima Generazione hanno bloccato il traffico per circa due ore

È stata riaperta l’autostrada Torino-Milano dopo il blitz di questa mattina degli attivisti di Ultima Generazione: circa una ventina di manifestanti si sono seduti in mezzo alla strada, mentre due persone si sono incollate al manto stradale. Al centro della protesta la richiesta che le multinazionali paghino un “Fondo di riparazione”: un fondo preventivo e permanente di 20 miliardi di euro sempre pronti ad essere spesi per ripagare i danni da calamità ed eventi climatici estremi. “A fornire il denaro devono essere le multinazionali” precisano i manifestanti.

COS’È IL FONDO DI RIPARAZIONE

Hanno mandato il traffico in tilt per due ore, alimentando la tensione con gli automobilisti che sono scesi dalle vetture. Sono arrivati poco dopo le otto, bloccando completamente la circolazione in entrata e in uscita sull’A4 Torino-Milano. Dopo le proteste di lunedì a Milano e di ieri nella Capitale, i manifestanti di Ultima Generazione scendono nuovamente in campo per chiedere il “Fondo di riparazione”: "Le forze che vogliono farci morire stanno operando a un certo livello. Ci dobbiamo organizzare meglio di loro. Ultima Generazione chiede il fondo di riparazione, i soldi li devono dare le multinazionali che hanno causato questo danno. Paghiamo con le nostre tasse, paghiamo per essere uccisi. Il governo ci sta avvelenando. Sono qui per i figli che non avrò mai", ha spiegato uno degli attivisti.

TRASPORTATI IN OSPEDALE I DUE CHE SI SONO INCOLLATI ALL'ASFALTO

La circolazione è tornata regolare dopo i disagi della mattina: le operazioni delle forze dell’ordine hanno richiesto più tempo del previsto a causa dei due ragazzi che si sono incollati all’asfalto e che sono stati poi trasportati all’ospedale San Giovanni Bosco. "Ho deciso di incollarmi alla strada perché voglio urlare quanto posso la mia determinazione per difendere la vita umana", ha dichiarato uno dei due. Tutti i manifestanti sono stati identificati e verranno denunciati. 


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