20 dicembre 2020, ore 19:30
agg. 22 dicembre 2020, ore 11:43
Da Milano a Napoli, passando per Roma, in migliaia non rispettano il distanziamento nella corsa ai regali prima delle chiusure per le feste
Vie del centro affollate, code fuori dai negozi, distanze sociali inesistenti. L'ultimo weekend prima della chiusura totale per le feste di Natale è trascorso esattamente come i virologi del comitato tecnico scientifico avevano cercato di evitare. La situazione è difficile in tutte le città del paese, con il rischio che i contagi tornino a salire vertiginosamente nei prossimi giorni.
Corsa al regalo
A Milano Corso Vittorio Emanuele così come Corso Buenos Aires sono stracolmi di persone alla ricerca dell'ultimo regalo, marciapiedi affollati e traffico congestionato. Piene anche le metropolitane, soprattutto quelle che viaggiano verso la fermata Duomo. Alcuni passeggeri, visti gli assembramenti, preferiscono uscire dalla metro e raggiungere la meta a piedi per correre meno rischi di contagio. A Roma in certi momenti è scattata la chiusura al traffico pedonale di via del Corso per far defluire le persone. Chiuse anche le stazioni Spagna e Flaminio della metro: i treni sono stati fatti transitare senza fermarsi. Chiusa per alcuni minuti anche la parte centrale di piazza Navona per agevolare il deflusso delle numerose persone presenti. Una troupe della Rai che stava documentando gli assembramenti è stata aggredita da un gruppo di persone. A Napoli il quartiere del Vomero è stato letteralmente preso d'assalto, come il mercatino di Antignano e quello di via De Bustis dove mantenere il distanziamento era impossibile. Il sindaco Luigi de Magistris ha deciso intanto di revocare l'ordinanza con cui si indicavano alcune strade e piazze che le forze dell'ordine avrebbero potuto chiudere in caso di assembramenti. Anche a Torino la situazione è la medesima. La centralissima via Roma e alcune vie adiacenti sono diventate pedonali. La soluzione non ha evitato le criticità: nelle strade adiacenti il traffico si è congestionato e nei paraggi nei parcheggi sotterranei si sono formate file di auto.
Cosa si può fare durante il lockdown
Come stabilito dal decreto voluto dal Governo Conte, dal 24 dicembre al 6 gennaio, i giorni festivi e prefestivi saranno considerati rossi. Chiusi negozi, ristoranti e bar. L'invito è a stare in casa. Ci si potrà muovere una volta al giorno verso la casa di parenti o amici all'interno della stessa regione, ma solo in due, esclusi i figli minori di 14 anni, che non rientreranno nel conteggio. Gli altri giorni, 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio l'Italia sarà zona arancione. Apriranno i negozi. Resterà sempre in vigore il coprifuoco alle 22, anche la sera della vigilia di Natale e la sera del 31 dicembre. Chi possiede una seconda casa nella stessa regione di residenza la potrà raggiungere. Chi avrà necessità di spostarsi per lavoro, salute o estrema necessità durante i giorni rossi lo potrà fare munito di autocertificazione.