Un anno fa l'attacco a Capitol Hill, Biden: la democrazia è stata sotto attacco, Trump non ha garantito la sicurezza
06 gennaio 2022, ore 16:39
L'attuale presidente degli Stati Uniti accusa il suo predecessore di non aver accettato la sconfitta elettorale e di non aver garantito un pacifico passaggio di consegne; dalla Florida il Tycoon dice che Biden ha fallito
DEMOCRAZIA IN PERICOLO
Un anno fa un manipolo di sostenitori di Donald Trump diede l’assalto a Capitol Hill, sede del congresso americano. Tra loro diversi violenti e molti che si fecero trascinare. E’ stata una delle pagine più buie della storia degli Stati Uniti d’America. Con le istituzioni attaccate e la democrazia che ha vacillato. Trump aveva perso le elezioni e con il suo ego ipertrofico non ha saputo accettare il verdetto delle urne. Ha evocato brogli e invocato inchieste e riconteggi: tutti i controlli hanno confermato la vittoria di Biden, ma il presidente uscente non ha cambiato opinione e ha continuato a battere sul tasto delle “elezioni rubate”. Questo comportamento ha esacerbato gli animi tra i suoi sostenitori e quando si soffia sul fuoco si rischia che accada quello che è successo il 6 gennaio 2021. Ci furono morti, feriti, danni e devastazione. Durante l’assalto Trump restò immobile e silente alla Casa Bianca e non intervenne a difesa del Congresso e delle istituzioni.
L'ATTACCO DI BIDEN
Oggi, a un anno di distanza, Joe Biden è tornato sul luogo del delitto ( altrui). E nel suo discorso durato 25 minuti, l’attuale presidente non ha concesso sconti al suo predecessore: “Un anno fa oggi in questo luogo sacro la democrazia è stata messa sotto attacco e la costituzione è stata gravemente minacciata. Per la prima volta nella nostra storia degli Usa un presidente ha cercato di ostacolare un trasferimento pacifico del potere. Quelli non erano turisti, ma è stata un'insurrezione armata di persone che volevano cancellare la volontà popolare, ribaltare l'esito del voto e rovesciare la Costituzione. E' qualcosa che non è mai successo nel passato neanche durante la guerra civile. Ma hanno fallito, il popolo ha resistito. Donald Trump ha creato e diffuso una serie di menzogne sulle elezioni del 2020 perché vuole il potere e perché ha un ego che è stato ferito e che gli interessa più della nostra democrazia. Non ha accettato di aver perso malgrado anche il suo vice e diversi governatori repubblicani abbiano riconosciuto la sconfitta. Le elezioni del 2020 sono state la più grande espressione di democrazia nella storia del nostro Paese in quanto oltre 150 milioni di veri patrioti americani, mai così tanti, sono andati alle urne in pandemia e mettendo a rischio la propria vita".
LA REPLICA DI TRUMP
Donald Trump aveva programmato per oggi una sua conferenza stampa, che poi ha deciso di cancellare. Ma il tycoon ha comunque commentato sui social le parole del suo successore e ha scritto: “Joe Biden, che sta distruggendo la nostra nazione con politiche folli di confini aperti, elezioni corrotte, disastrose politiche energetiche, mandati incostituzionali e devastanti chiusure delle scuole, ha usato oggi il mio nome per cercare di dividere ulteriormente l'America. Questo teatrino politico non è altro che una distrazione dal fatto che Biden ha completamente e totalmente fallito". Insomma, è passato un anno ma nessuno se ne è accorto.