27 settembre 2018, ore 23:30 , agg. alle 00:10
L’ex capitano della Roma ripercorre la sua carriera in una autobiografia
“Un Capitano” edito da Rizzoli, e scritto con il giornalista Paolo Condò è il racconto della vita e il pensiero dell’ex capitano giallorosso dall’infanzia, ai primi calci al pallone, la timidezza e la paura del buio, ma anche la vita di quartiere, in una Roma che forse, oggi, non esiste più. Totti racconta di allenamenti a cui la mamma lo accompagnava in 126, l’esordio in Serie A, a 16 anni, nel marzo del 1993 a Brescia, ma anche l’emozione per il primo derby, il primo gol. L’ex bandiera giallorossa parla dell’orgoglio per aver indossato per venticinque anni la stessa maglia con un palmarès che annovera uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe Italiane, oltre al Mondiale 2006 conquistato da protagonista con la Nazionale. Il lato dedicato alla vita privata è quello del matrimonio da sogno con Ilary Blasi, la vita mondana attraversata sempre con leggerezza. Poi l’ironia, il sorriso e la gratitudine per aver ricevuto in dono un talento straordinario e la possibilità di divertirsi facendo ciò che più ama: giocare a pallone. Francesco Totti è la Roma, ma è anche un pezzo della vita di ognuno di noi.