Un diamante da 80 carati per la riapertura di Tiffany a New York, sarà nella riedizione di una collana
06 gennaio 2021, ore 09:00
agg. 07 gennaio 2021, ore 10:36
Sarà mostrata nel 2022 per festeggiare la riapertura del simbolico store sulla Fifth Avenue
Tiffany acquista un diamante 'eccezionale' da 80 carati, per farne il centrale della riedizione di una storica collana che debutto' a NY con l'Esposizione Universale del 1939. Oltre ad essere il gioiello più costoso mai realizzato per Tiffany, la collana di diamanti della maison americana sarà la protagonista della riapertura dell'iconico flagship store sulla Fifth Avenue a New York, nel 2022.
La riapertura
L'annuncio delle due 'buone' notizie, è stato dato oggi in una nota dalla Tiffany & Co. Da qui si evince che il gioiello originale, che aveva al centro una grande acquamarina, è stato modernizzato sostituendo la pietra celeste con l'eccezionale diamante ovale da oltre 80 carati, il più grande diamante mai proposto da Tiffany, superato soltanto dal Tiffany Diamond che, come tutti sanno, "non è in vendita". La collana di diamanti sarà mostrata nel 2022 per festeggiare l'importante riapertura del simbolico store Tiffany sulla Fifth Avenue, dopo la ristrutturazione, ed entrerà nella storia proprio come la collana originale quasi un secolo fa, presentata alla Esposizione Universale a Queens.
Il comunicato di Tiffany
"La nuova collana riflette perfettamente la nostra tradizione di gioielliere di lusso di New York, il cui fondatore era noto come il 'Re dei Diamanti'" commenta Victoria Reynolds, a capo del settore gemmologico di Tiffany &Co. E allora vale la pena entrare nei dettagli. La sbalorditiva pietra centrale, un diamante ovale di oltre 80 carati, grado di purezza IF, colore D, non solo è molto rara, "ma è il simbolo dell'approccio di Tiffany alla tracciabilità dei diamanti, la prima azienda del settore ad adottare tale politica" viene precisato nella nota.
Il diamante tracciato
Il diamante proveniente dal Botswana, in Africa, da una catena di approvvigionamento 'responsabile', sarà montato dagli artigiani di Tiffany a New York. L'acquamarina di notevoli dimensioni e i diamanti eccezionali della collana originale incantarono i milioni di visitatori che ammirarono lo spettacolo internazionale nel '39. Con il suo tema rivolto al futuro, "Alba di un Nuovo Giorno", l'Esposizione Universale del 1939 prometteva uno sguardo sul "Mondo di Domani". Con i suoi oltre 44 milioni di visitatori l'Esposizione intendeva ispirare il sogno di un domani più effervescente e migliore. Il capolavoro di Tiffany fece proprio questo—preparare la scena per l'apertura dell'iconico flagship store tra la 57a Strada e Fifth Avenue l'anno seguente, il 1940—prefigurando quello che nel 2022 sarà un momento altrettanto storico per il brand.
I gioielli storici
Nei suoi 183 anni di storia Tiffany ha acquistato per i propri gioielli molte pietre preziose rare e straordinarie, tra le quali il leggendario Tiffany Diamond, uno dei diamanti fancy yellow più grandi e magnifici, come pure lo Smeraldo Hooker, attualmente in mostra allo Smithsonian e i Diamanti Mazarin, acquistati da Tiffany all'asta dei Gioielli della Corona di Francia. La storia di Tiffany. Nel 1837 Charles Lewis Tiffany fondò la sua azienda a New York, dove il suo negozio venne presto acclamato come la casa dei gioielli per le sue eccezionali pietre preziose. Nel corso del XX secolo la sua fama crebbe in tutto il mondo con l'espansione della rete dei negozi e la fortuna di diventare protagonista dal romanzo Colazione da Tiffany di Truman Capote e dell'omonimo film con Audrey Hepburn.
La maison Tiffany
Oggi Tiffany & Co. e le sue affiliate, disegnano, producono e commercializzano gioielli, orologi e accessori di lusso, avvalendosi della collaborazione di oltre 14.000 dipendenti - tra i quali ci sono più di 5.000 artigiani qualificati che tagliano i diamanti e creano i gioielli nei laboratori dell'azienda. Da lungo tempo Tiffany & Co. è impegnata a condurre la propria attività in modo responsabile, sostenendo l'ambiente naturale, dando la priorità alla diversità e all'inclusione, e producendo un effetto positivo sulle comunità all'interno delle quali opera. L'azienda gestisce oltre 300 negozi in tutto il mondo.