Un fermo per la morte dell’uomo al concerto dei Subsonica Photo Credit: Fotogramma.it
13 aprile 2024, ore 13:00 , agg. alle 13:28
Lo avrebbe aggredito provocando la caduta dalle scale poi risultata fatale. Deve rispondere di omicidio preterintenzionale
C’è un fermo per la morte di Antonio Morra avvenuta al Mandela Forum di Firenze. Decisive sono state le immagini di videosorveglianza, con l'accusa di omicidio preterintenzionale le manette sono scattate ai polsi di un operaio addetto al montaggio e allo smontaggio dei palchi. Lui avrebbe sferrato un pugno in testa al 47enne, facendolo cadere rovinosamente a terra e provocandogli il trauma cranico risultato poi fatale. E’ così che la festa al termine del concerto dei Subsonica si è trasformata in tragedia. Un battibecco avvenuto sulle scale, quando la vittima –che era con la moglie- ha incrociato il gruppetto di lavoratori che doveva smontare il palco e uno di loro ha sferrato il cazzotto alla testa di Morra che lo ha fatto cadere. Il fermo arriva all’indomani degli interrogatori dei 9 operai, il magistrato ha anche disposto l’autopsia sul corpo della vittima.
LE INDAGINI
Al momento è ancora ignoto il motivo della lite, dato che lo spettatore stava tornando a casa e il concerto era finito. L'evento aveva radunato circa 4.500 persone ma senza esaurire i posti disponibili, non c'era ressa. E non risulta per ora che ci fossero rapporti di conoscenza fra Morra e chi lo avrebbe aggredito.
IL DOLORE DELLA BAND
“Siamo costernati per quanto avvenuto all'uscita del palazzetto e profondamente addolorati. Siamo vicini a familiari delle persone coinvolte in questo momento difficile”, hanno scritto nelle loro stories su Instagram i Subsonica che stasera sono attesi a Torino, all'Inalpi Arena per l'ultima tappa del tour. Anche sul profilo Fb di Antonio Morra compaiono messaggi di amici e conoscenti, increduli per l'accaduto. Lo ricordano con sgomento e si stringono intorno alla sua compagna, anche lei originaria di Napoli.
LA VITTIMA
Antonio Morra, originario di Potenza e da circa 15 anni residente a Pistoia con la famiglia, lavorava come magazziniere in una ditta di smistamento pacchi a Calenzano (Firenze). Lascia la moglie Giuseppina Scuotti e tre figli: due maschi di 16 e 6 anni e una femmina di 9 anni. Gli amici lo ricordano come grande tifoso del Napoli calcio e amante della musica.