Un finale italiano per il discorso sullo stato dell’Unione. L’omaggio a Bebe Vio e ai giovani di Ursula von der Leyen
Un finale italiano per il discorso sullo stato dell’Unione. L’omaggio a Bebe Vio e ai giovani di Ursula von der Leyen
15 settembre 2021, ore 15:35
Oltre a tutti i temi caldi, dall’economia alla difesa europea dalla sanità al clima, la presidente della Commissione europea elogia l’atleta italiana, e con lei quella generazione X che è il futuro dell’Unione europea
Finale tutto italiano per il discorso sullo stato dell’Unione che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha tenuto oggi davanti al Parlamento Europeo, quando ha elogiato la campionessa italiana Bebe Vio “una leader, immagine della sua generazione, da cui trarre ispirazione per la sua determinazione”. Sulla difesa l’Europa deve fare di più e la presidente ha annunciato per l'anno prossimo la convocazione di "un vertice sulla Difesa europea” con Macron ed ha auspicato un centro unico di intelligence per l'Europa. Ursula von der Leyen ha rivendicato il successo della campagna vaccinale nel Vecchio Contenente poi sul fronte economico ha fornito una stima molto positiva, spiegando che diciannove Paesi torneranno a livelli pre-pandemia entro il 2021, il resto entro il 2022.
L’OMAGGIO A BEBE VIO E AI GIOVANI
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha scelto la campionessa paralimpica Bebe Vio come esempio per chiudere il suo secondo discorso sullo Stato dell'Unione. Lo scorso anno aveva citato come esempio per tutti due sportive italiane, le giovanissime tenniste di Finale Ligure –Carola e Vittoria- che palleggiavano da un terrazzo all'altro durante il lockdown. A Strasburgo stavolta ha invitato Beatrice Vio, perché, la presidente ha spiegato, "ha catturato il mio cuore quest'estate. Forse non sapete - ha detto - che in aprile le hanno detto che rischiava la vita. E stata operata, ha combattuto, si è ripresa. E appena 119 giorni dopo aver lasciato l'ospedale, ha vinto l'oro paralimpico". L'atleta è riuscita a superare le difficoltà, "grazie a talento, tenacia e incrollabile positività”. Ed ha raggiunto i suoi risultati applicando il suo credo, ha ricordato von der Leyen pronunciando anche in italiano il motto “Se sembra impossibile, allora si può fare”. Questo è lo spirito dei fondatori dell'Europa e della nuova generazione dell'Europa. “Quindi - ha concluso la presidente - lasciamoci ispirare da Bebe e da tutti i giovani che cambiano la nostra percezione del possibile". La presidente ha chiamato l'applauso dell'Aula, che ha applaudito a lungo l'atleta italiana, e ha terminato il suo discorso dicendo, in italiano, "viva l'Europa". Un riconoscimento che ha inorgoglito Bebe apparsa emozionata e che ha ammesso l’ha imbarazzata.
UE TRA LEADER MONDIALI IN VACCINAZIONI
"Quando un anno fa ero di fronte a voi, non sapevo quando, né se, avremmo avuto un vaccino sicuro ed efficace contro la Covid-19. Ma oggi, e a dispetto di tutti i critici, l'Europa è tra i leader mondiali". Lo rivendica la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, a Strasburgo. "Oltre il 70% degli adulti sono pienamente vaccinati nell'Ue – ricorda - siamo i soli a dividere la metà della nostra produzione di vaccini con il resto del mondo. Abbiamo consegnato oltre 700 milioni di dosi al popolo europeo e altre 700 milioni di dosi al resto del mondo, oltre 130 Paesi". Resta una priorità, continuare gli sforzi per vaccinare la popolazione europea contro la Covid-19, facendo "tutto il possibile per evitare una pandemia tra i non vaccinati".
CLIMA, INQUINARE AVRA' UN PREZZO, PULIREMO L'ENERGIA
L'Ue è "la prima grande economia" al mondo a presentare un pacchetto legislativo concreto, Fit for 55, che mette in pratica gli obiettivi di riduzione delle emissioni. L'obiettivo è "mettere un prezzo all'inquinamento". Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ribadisce, in plenaria a Strasburgo, la centralità del Green Deal. "Siamo la prima grande economia a presentare un ampio pacchetto legislativo per attuare" l'obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. I dettagli sono complessi, ma l'obiettivo è semplice: mettiamo un prezzo all'inquinamento, puliremo l'energia che usiamo. Avremo auto più intelligenti e aerei più puliti. L'Europa può fare molto, ma non può farlo da sola. E la Cop26 di Glasgow sarà un momento di verità per la comunità internazionale", conclude von der Leyen.
LA SFIDA DELLA DIFESA COMUNE E DI UN CENTRO UNICO DI INTELLIGENCE PER L'EUROPA
Sulla difesa l’Europa deve fare di più e la presidente della commissione europea annuncia per l'anno prossimo la convocazione di "un vertice sulla Difesa europea con Macron” e auspica un centro unico di intelligence per l'Europa. E dal momento che non si può parlare di difesa senza parlare di cibernetica, tutto è collegato, tutto può essere piratato, von der Leyen ha aggiunto “Dato che le risorse sono scarse, dobbiamo unire le nostre forze. E non dovremmo limitarci ad affrontare le minacce informatiche, ma cercare di conquistare un posto di primo piano nella cybersicurezza. L'Ue dovrebbe essere il luogo in cui si sviluppano gli strumenti di cyberdifesa. Perciò occorre una politica europea della cyber difesa".